Sanità, con Health+ medici famiglia protagonisti del cambiamento

La medicina territoriale e di prossimità dovrà avere un ruolo centrale nella trasformazione e nel rafforzamento della sanità italiana, obiettivi di cui la pandemia ha messo in luce l’estrema urgenza e del resto accolti nel Pnrr. In questo scenario, i medici di medicina generale saranno necessariamente tra i protagonisti del cambiamento annunciato. Per affrontarlo con efficacia dovranno familiarizzare con competenze e strumenti nuovi e soprattutto sviluppare un approccio sostenibile e facilmente integrabile nella operatività quotidiana che sappia interpretare al meglio le evoluzioni in atto nel mondo della salute, nel campo dell’innovazione, della gestione e della relazione con il paziente, della digitalizzazione.  

Per favorire e sostenere questo cambiamento, Novartis, Mip Politecnico di Milano Graduate School of Business e un board scientifico di Mmg hanno messo a punto Health+, un innovativo percorso formativo riservato esclusivamente ai medici di famiglia, che consentirà loro non solo di accogliere e gestire la trasformazione in corso, ma di farsene attori consapevoli e promotori.  

Health+ che ha preso il via a fine ottobre e si concluderà ad aprile 2022 – si legge in una nota – si articola in quattro moduli, che daranno vita a un programma formativo particolarmente intenso e impegnativo. Vi prenderanno parte circa 250 medici, il cui ‘profilo ideale’ prevede una forte motivazione all’innovazione e un’apertura mentale al cambiamento, qualità tali da farne catalizzatori del cambiamento stesso in tutto il contesto della medicina generale.  

Nel dettaglio, questi i quattro moduli in cui si svilupperà Health+: nuovo ecosistema salute ( panoramica sugli scenari della ‘nuova’ sanità); innovation e change management (caratteristiche dei processi di innovazione e cambiamento per quanto riguarda il medico e la relazione medico-paziente); telemedicina e medicina digitale (le sfide e le opportunità della rivoluzione digitale in medicina); big data e approccio data driven (contenuti di un approccio basato all’utilizzo dei big data al fine di diffondere una cultura orientata al dato e al suo valore).  

Il programma alternerà clip multimediali, sessioni live e workshop. Con le clip, vengono illustrati i concetti di base e i modelli teorici fondamentali, consentendo ai partecipanti di avviare una riflessione su come declinarli nella pratica professionale quotidiana. Attraverso le live session, invece, i medici potranno interagire attivamente con i docenti per approfondire i contenuti. Per favorire la migliore contestualizzazione possibile di questi ultimi nel panorama della medicina di base, saranno coinvolti nelle sessioni anche opinion leader, rappresentanti delle associazioni di pazienti ed esperti di Novartis.  

“L’emergenza Covid ha reso evidente che per vincere le grandi sfide per la salute è indispensabile ripensare i modelli sanitari assistenziali, riconsegnando alla medicina di territorio e di iniziativa un primato che negli anni era andato perduto – afferma Gianluca Ansalone, Head of Public Affairs & Sustainability di Novartis Italia – Da questa consapevolezza, condivisa da Governo nazionale, istituzioni locali e operatori del settore, discende l’esigenza di intervenire sull’organizzazione stessa della sanità e di sostenere l’evoluzione professionale dei medici di base, chiamati a responsabilità ancora maggiori rispetto al passato. Novartis, attivamente coinvolta in questo processo, crede fermamente nel valore di iniziative come Health+, che promuovono lo sviluppo e la diffusione di soluzioni digitali avanzate, irrinunciabili per una medicina territoriale all’altezza delle esigenze attuali e future, capace di contribuire alla crescita del Paese”.  

“Il Politecnico di Milano è orgoglioso di essere al fianco di Novartis – aggiunge Angela Tumino, Associate Dean for Corporate Education al Mip – in questo progetto, specialmente in un momento storico come quello che stiamo vivendo. Siamo infatti felici di poter mettere il nostro know-how accademico e la nostra propensione per l’innovazione al servizio della medicina territoriale, e più in generale del sistema salute. Un ambito nel quale, come ci ha ricordato l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica diventano fondamentali per rispondere alle grandi sfide presenti e future”.  

(Adnkronos)