Appello di Antonella Viola ai no vax. “Mi rivolgo davvero senza nessuna presunzione a coloro che rifiutano il vaccino: cambiare idea, col cambiare delle condizioni, non è segno di debolezza, ma di intelligenza. Se fino a qualche mese fa eravate convinti che il vaccino” anti-covid “non fosse sicuro o necessario, ora, guardando a tutte le persone vaccinate intorno a voi e alla situazione epidemiologica, potreste rivalutare le vostre posizioni”, dice l’immunologa dell’università di Padova che lancia un monito: “Vi prego di pensarci. Vaccinatevi”, perché “storie come quella di Antonietta e Sharon non devono accadere più”, sottolinea in riferimento al decesso, nel Salernitano, della giovane mamma alla quale era stato sconsigliato il vaccino in gravidanza e della sua bimba, fatta nascere prematuramente, ma morta subito dopo.
“Nella storia del nostro Paese – scrive la scienziata su Facebook, “tutte le volte che ci siamo divisi in due schieramenti contrapposti le cose non sono andate a finire bene. La mia sensazione è che in questo momento per alcuni di noi il tema dei vaccini non sia più una questione sanitaria, ma identitaria. Ci si identifica nella posizione scelta e rinnegarla significa rinnegare se stessi. Ma non è così. L’intelligenza si è evoluta come capacità di adattarsi alle situazioni critiche dell’ambiente circostante. L’intelligenza è flessibilità, negli animali come nell’uomo”, insiste Viola.
“Non siamo schierati in due squadre di calcio che si giocano la coppa fino all’ultimo minuto: siamo tutti dalla stessa parte, ognuno con i propri dubbi, che non devono diventare però – avverte l’esperta – una gabbia da cui non poter uscire”.