MARMIROLO – Nessun deposito di materiale pericoloso e meno che meno discarica di plastica infiammabile.
Il sindaco di Marmirolo, Paolo Galeotti, risponde alle insinuazioni fatte dalla minoranza, portavoce la forzista Roberta Gabburri, rispetto alla presunta esistenza in paese, per la precisione in via Tagliamento, di un magazzino all’interno del quale sarebbero stati stoccati rifiuti altamente pericolosi. L’opposizione lamentava, tra l’altro, anche la mancanza di controllo da parte dell’Amministrazione rispetto alle norme di salute pubblica in quanto non aveva chiesto la bonifica del sito.
Al contrario, ha spiegato Galeotti, si tratta di una forma innovativa di riciclaggio ed economia circolare nel rispetto dell’ambiente. In pratica l’azienda in questione, la Valcart di Rogno, provincia di Bergamo, recupera i contatori che Enel sostituisce per ritrasformarli nei dispositivi nuovi che vengono poi installati nelle case degli italiani.
«In primo luogo ci tengo a precisare che siamo difronte ad un deposito di materie prime secondarie, nella fattispecie di materiale plastico in grani, autorizzato, tra le altre cose, da una certificazione di prevenzione antincendio rilasciata dai vigili del fuoco, già nel 2019 – ha precisato il primo cittadino – L’azienda ha stoccato in questo edificio sacchi, contenenti all’interno il citato materiale, che arriva dalla sede di Rogno per poi tornarci per essere lavorata ed ottenere il manufatto terminale. Sottolineo che i controlli da parte di Valcart sono costanti nel tempestiche e nei modi, e ogni volta vengono rilasciati documenti che attestano la sicurezza del sito. Documenti che verranno da me presentati domani sera durante il Consiglio comunale. Non si tratta quindi, come invece è stato insinuato, di discarica di materiale pericoloso».
La ditta bergamasca collabora con Enel energia dal 2017, da quando il servizio Elettrico Nazionale ha deciso di cambiare i contatori vetusti e installare quelli di ultima generazione.
«Per quanto riguarda Marmirolo ribadiamo quello già dichiarato dal sindaco, si tratta infatti di un deposito di stoccaggio di materiale plastico primario autoestinguente e assolutamente non infiammabile. I controlli sono assolutamente periodici e a norma di legge – ha chiarito il responsabile di Valcart, Sergio Bava, e portavoce del proprietario Roberto Albertinelli -. I contatori rimossi, quindi, ad ora più di 36 milioni di pezzi, subiscono uno speciale processo grazie al quale è possibile ottenere la separazione delle plastiche nelle varie colorazioni e composizione, del rame, degli acciai, ed anche di alcuni componenti elettronici, che possono essere usati direttamente o successivamente ad un trattamento conosciuto con il nome di rigenerazione».
Perchè scegliere proprio Marmirolo, lontano in effetti da Rogno, sito di lavorazione? «Non è casuale – ribadisce Albertinelli – Abbiamo lavorato per un breve periodo per la Igap Spa Grandsoleil di Canneto sull’Oglio, che è proprietaria dell’immobile di via Tagliamento, e per la quale, con la plastica derivata dai contatori, abbiamo realizzato delle sedie. Ma poi Enel ci ha chiesto l’esclusiva e l’utilizzo della plastica derivata solo per produrre prodotti di loro competenza. Una collaborazione, quella con Enel, che durerà almeno fino al 2026».