Aumentare la resa grafica per rendere ancora più immersiva l’esperienza delle persone nella terza dimensione e potenziare la piattaforma con nuove funzionalità. La rapida evoluzione di Coderblock (coderblock.com) non conta solo un fatturato di +320 mila euro, che ha visto un incremento del +109% rispetto al 2020, ma guarda soprattutto alle nuove esigenze del mercato, in più settori, con l’obiettivo di diventare una piattaforma automatizzata per la creazione di esperienze virtuali e metaversi 3D interconnessi.
Dall’ambizione di unire gli ambienti virtuali in un unico metaverso, che avrà la forma di una città virtuale in cui muoversi con il proprio avatar tra esperienze di ogni genere, fino alla possibilità di accedere al mondo virtuale anche da smartphone, con un semplice click sul sito, senza installare software esterni e senza bisogno di supporti visivi: dopo aver superato in pochi giorni dall’apertura della campagna l’obiettivo minimo di 150mila euro su Mamacrowd, la Pmi siciliana prevede di iniziare il 2022 costruendo il suo primo metaverso virtuale con una tecnologia totalmente rinnovata.
In un solo anno la società ha registrato un’evoluzione tecnologica significativa realizzando la nuova piattaforma SaaS, una tecnologia 3D proprietaria, scalabile e personalizzabile, che non ha bisogno di installazione ed è accessibile da qualsiasi browser per permettere alle aziende di creare e personalizzare il proprio ambiente virtuale senza conoscenze tecniche avanzate o l’intervento di sviluppatori o programmatori. Non è un caso, infatti, che anche in Italia sia cresciuto l’interesse verso il nuovo mondo del metaverso, in più settori: secondo le previsioni di Grand View Research il mercato globale delle esperienze virtuali è infatti destinato a crescere ad un tasso di crescita annuo composto (Cagr) del 23,7% dal 2021 al 2028.
“Il metaverso sarà per tutti una seconda opportunità di business e di crescita professionale, per aziende, utenti e creators. Sarà fondamentale perché l’approccio al virtuale consentirà di semplificare l’accesso al digitale, attraverso un universo virtuale che non sostituisca il fisico ma lo completi e ne aumenti le possibilità. Continueremo a migliorare la nostra interfaccia utente sia dal punto di vista grafico che delle funzionalità, per dare la possibilità alle persone di vivere una seconda vita in un universo virtuale parallelo, che sia però semplice e affidabile”, commenta Danilo Costa, Ceo e founder di Coderblock.
Se l’accesso alla realtà digitale è notevolmente aumentato, il metaverso e le esperienze virtuali trovano oggi sempre più spazio anche nelle proposte di aziende, agenzie, startup e professionisti che guardano alla nuova dimensione come un luogo dove giocare, comprare beni virtuali, trascorrere il tempo libero e partecipare a riunioni di lavoro. Ma non solo. Dopo il successo del summit internazionale WomenX Impact, l’evento sulla leadership e l’empowerment femminile che ha coinvolto migliaia di partecipanti nei padiglioni virtuali 3D creati da Coderblock, e quello di Cospladya, la prima fiera del fumetto realizzata nel metaverso, a cui hanno preso parte oltre 1200 utenti con il proprio avatar, la pmi palermitana punta a far crescere la tecnologia per creare un metaverso condiviso in cui ampliare le opportunità di business per diversi settori.
Dalle strutture ricettive agli ospedali per la telemedicina, dal settore immobiliare a quello Hr, fino al mondo dello spettacolo e della musica, il metaverso di Coderblock ospiterà una realtà parallela in grado di estendere i vantaggi della realtà fisica all’interno del virtuale. Il metaverso di Coderblcok, infatti, sarà in grado di connettere tutti gli spazi virtuali in un unico ecosistema, una città in terza dimensione, appunto, dove sarà possibile acquistare delle land, ovvero dei pezzi di terra virtuali, diversi per costo e tipologia, in cui poter costruire attività differenti tra loro (cinema multisala, negozi, edifici, ospedali) e far vivere il proprio alter ego digitale.
Gli spazi saranno poi arricchiti con esperienze di varia natura, da mini giochi a vere e proprie attività della vita reale, riprodotte in scala 1:1. Ogni attività potrà prendere forma nella città virtuale, secondo lo scenario che l’utente cerca: si avrà quindi la città di periferia, la città del futuro o la città western, per fare degli esempi.
La Pmi conta di integrare al metaverso anche gli Nft, ovvero dei token non fungibili e acquistabili tramite l’utilizzo di diverse criptovalute in base al marketplace e al sistema di generazione su cui si poggiano, basati sulla blockchain, ovvero una sorta di registro contabile in grado di tracciare i beni commerciali digitali. Fornendo forniscono il diritto patrimoniale a un certo acquisto, sarà quindi possibile creare attività commerciali di diverse tipologie, dai negozi virtuali ai cinema multisala.
“Nella versione attuale del metaverso, così come lo abbiamo realizzato oggi, è già possibile creare un negozio in 3D che rimanda al proprio e-commerce, mettere annunci pubblicitari, organizzare classi virtuali, iniziative ed eventi nel proprio padiglione virtuale. Con la nuova raccolta e il know how acquisito in questi anni puntiamo a creare, dall’Italia, qualcosa di unico e rivoluzionario. Il mercato di riferimento è attualmente quello italiano, ma l’obiettivo è di espandersi nel resto d’Europa e, subito dopo, nel Nord America, mercato di punta delle Virtual Experiences”, conclude Costa.