La giornata di Mattarella a Palermo, tra messa e scatoloni per il trasloco

(Adnkronos) – Una domenica in famiglia per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Alle 11 la messa nella piccola chiesa di Santa Maria Maddalena, alle Legione dei Carabinieri di Sicilia, lontano da occhi indiscreti, in compagnia dei figli, Laura e Bernardo. All’uscita dal condominio di via Libertà un capannello di cittadini, tra cui alcuni runners, lo hanno a lungo applaudito, gridandogli: “Grazie, Presidente”. Un altro ha detto a gran voce: “Contiamo su di lei”. Un altro ancora ha gridato: “Presidente, faccia pulire la città, per favore”. E lui, il capo dello Stato, accompagnato da una donna della scorta e altri uomini della sicurezza, ha risposto con un sorriso e salutando con la mano.  

Sergio Mattarella ha scelto la millenaria piccola chiesa di Santa Maria Maddalena, che si trova all’interno del Comando della Legione Carabinieri Sicilia di Corso Vittorio Emanuele a Palermo, per la sua prima e forse ultima messa da Capo dello Stato. Pochi giorni dopo la sua elezione a Presidente della Repubblica, il 31 gennaio del 2015, arrivò a Palermo e preferì andare nella chiesetta dei Carabinieri e non a San Michele Arcangelo, vicino a casa sua. La chiesa di Santa Maria Maddalena sorse nel 1130 come cappella all’ombra della Cattedrale, per essere poi demolita e nuovamente eretta poco lontano, ossia nella collocazione di oggi, nel 1187. Ad accogliere il capo dello Stato il Generale Rosario Castello, comandante Legione Sicilia, e il Generale Giuseppe De Liso, Comandante provinciale dei Carabinieri Palermo. La messa è stata celebrata dal cappellano militare, don Salvatore Falzone. Poche persone in chiesa, solo militari, senza neppure i familiari. Anche all’uscita dalla caserma Mattarella è stato applaudito da una piccola folla.  

Poi, a mezzogiorno, il ritorno a casa per il pranzo domenicale. E qui, nell’appartamento al sesto piano di via Libertà, è rimasto fino a sera, il Capo dello Stato, impegnato a preparare gli scatoloni da portare a Roma, nella sua nuova casa, presa in affitto alcuni mesi fa. Ad aiutarlo il suo fedele collaboratore domestico e i due figli, venuti apposta da Roma per dargli una mano. E sarà proprio a casa, domani, a seguire i primi scrutini per l’elezione del nuovo Capo dello Stato. Solo in caso di elezione a primo turno, ipotesi alquanto improbabile, tornerà in serata a Roma a bordo dell’aereo di Stato. Mattarella resterà a Palermo fino a martedì per fare ritorno al Palazzo del Quirinale e sistemare le ultime cose prima del trasloco nel nuovo appartamento, vicino a quello della figlia Laura, che in questi sette anni ha fatto le veci della First Lady.  

Nella tarda mattinata il Presidente della Repubblica ha ricevuto la visita del nipote Bernardo, il figlio di Piersanti Mattarella, il Presidente della Regione ucciso il 6 gennaio del 1980 proprio in via Libertà sotto la sua abitazione. Una consuetudine che dura da molti anni. Anche la sorella di Bernardo, Maria Mattarella, segretario generale di Palazzo d’Orleans, è andata a trovare lo zio nella sua abitazione. Bernardo e Maria Mattarella sono molto legati allo zio Sergio. Poi, cena a casa, sempre con i figli Laura e Bernardo. E domani il Presidente seguirà dal suo appartamento i primi scrutini per l’elezione del nuovo Capo dello Stato. (di Elvira Terranova)  

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