(Adnkronos) – Quarta dose di vaccino anti covid, oggi – nel giorno in cui in Germania arriva la raccomandazione per la somministrazione ad alcune categorie a rischio, – anche in Italia si apre il dibattito tra esperti sulla possibilità di un nuovo richiamo, soprattutto per i fragili. “Dovremmo aspettare di capire come andrà la circolazione del virus da marzo in poi” ma “se in autunno dovesse esserci la necessità di un richiamo potrebbe essere una raccomandazione a vaccinarsi e non un obbligo, forse per gli immunodepressi e i fragili andrebbe fatta una valutazione a parte”, commenta all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all’Università del Salento. “Sulla quarta dose – insiste Lopalco – dobbiamo anche verificare le evidenze scientifiche che stanno arrivando e arriveranno”.
“Abbiamo da affrontare la problematica della quarta dose in modo molto laico, non dandola per scontata ma non escludendo la somministrazione, vediamo i dati che emergono e poi faremo le scelte. Scelte che potranno essere anche differenziate in funzione dello stato immunologico, ad esempio la compromissione del sistema immunitario per patologie o per motivi genetici”, sottolinea quindi Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), ospite di ‘Buongiorno’ su SkyTg24.
L’Agenzia europea del farmaco (Ema) “ha suggerito di prendere in considerazione la quarta dose di vaccino per Covid-19 solo per gli immunocompromessi. Considerato che molti soggetti appartenenti a questa categoria hanno ricevuto la terza dose oltre 4 mesi fa, si auspica una decisione tempestiva in merito da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e del ministero della Salute”, afferma poi Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, nel report settimanale su Covid-19.