Le notizie sulle condizioni di salute precarie del leader russo Vladimir Putin, che sarebbe in cura con farmaci steroidei che avrebbero alterato le sue capacità mentali, “mi sembrano tutte speculazioni. E’ vero che le terapie con cortisone possono dare alterazioni dell’umore, ma da qui a dire che una persona possa perdere il senno ce ne passa”. Ad affermarlo all’Adnkronos Salute è Paolo Pozzilli, professore Ordinario di Endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università Campus Bio-Medico di Roma, commentando quanto riportato dalla stampa inglese sullo stato di salute di Putin che sarebbe affetto da disturbi causati dall’uso di steroidi che avrebbero anche cambiato il suo aspetto fisico e peggiorato la sua lucidità nel prendere le decisioni.
“Un rapporto causa-effetto tra l’assunzioni di steroidi e un possibile cambiamento nel processo decisionale” di Putin “lo considero assolutamente poco probabile”, conclude Pozzilli.