(Adnkronos) – “Il settore è martoriato da inerzia e da stratificazione di discipline, e purtroppo nella difficoltà di trovare la quadra si creano spazi per infiltrazioni della criminalità”. Così Marcello Minenna, direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, intervenendo all’evento di presentazione a Roma della ricerca condotta da Bva Doxa dal titolo ‘Il contrasto ai rischi derivanti dai disturbi da gioco d’azzardo’.
“Dal punto di vista dell’evoluzione – ha proseguito -, il settore avrebbe grandi spazi di manovra e di costruzione di valore. Si dovrebbe partire dalla presa d’atto che quello che è stato fatto negli ultimi cinque anni è poco. Si è agito nella logica di rinviare il problema. E’ un settore che deve essere presidiato con soluzioni tipiche del controllo dei flussi finanziari, dell’intermediazione finanziaria, va modernizzato nell’ottica di creare schemi di antiriciclaggio al fine di espellere coloro che non si comportano adeguatamente. Per fare questo, ci vuole una vigilanza regolamentare che spinga in questa direzione. Abbiamo più volte espresso l’esigenza di un testo unico dei giochi, sulla riforma ci sono lavori in corso, ma nel brevissimo termine ci sono soluzioni normative che l’Adm ha anche illustrato al Parlamento”.
“Sul tema del controllo del giocatore e della ludopatia bisogna superare i cliché, le attuali modalità di controllo della tessera sanitaria. La tecnologia può venire incontro e prevenire le criticità. Bisogna, in sostanza, creare una struttura di gioco controllato, monitorato e verificato. Attualmente il sistema è governato dall’Agenzia dal punto di vista della struttura dei dati, ma si potrebbero sviluppare altre soluzioni tecniche che per esempio aiutino a capire se il giocatore sta eventualmente entrando in qualche circuito pericoloso”, ha aggiunto Minenna, a giudizio del quale c’è innanzitutto l’esigenza “di mettere ordine in una situazione ancora confusa su vari ambiti”.