Riforme: Celotto, “il presidenzialismo può funzionare, ma serve una legislatura costituente’

(Adnkronos) – “Siamo a fine legislatura, è difficile pensare di portare a termine una riforma costituzionale in così pochi mesi. Ma ci può anche essere uno stimolo alla riflessione su questi temi, auspicando il fatto che la prossima legislatura possa essere costituente”. Lo spiega il costituzionalista Alfonso Celotto, professore di Diritto costituzionale all’Università Roma 3, in occasione dell’approdo in aula alla Camera della Pdl di Fratelli d’Italia sul presidenzialismo. 

“Noi abbiamo un serio problema di governabilità e volendo andare verso la governabilità il presidenzialismo è un tema centrale. Sappiamo bene che tutti i sistemi di governo in Italia erano parlamentari: comuni, province, regioni, Stato. Negli anni comuni e regioni sono diventati presidenziali e ora il punto si pone anche e livello statale -spiega Celotto all’Adnkronos-. Il fatto che sia regioni che comuni siano presidenziali da anni fa capire che il sistema italiano già conosce forme di presidenzialismo e che potrebbe essere matura una scelta del genere a livello statale”.  

Il docente sottolinea ancora: “Adesso si discute della proposta di Fratelli d’Italia, ma anche Italia viva propugna una soluzione del genere. Questo fa capire che la questione è all’ordine del giorno dei partiti e del Parlamento”.  

(Adnkronos) – Celotto, quindi, entra nel merito della questione: “Il presidenzialismo porta governabilità e stabilità però va bilanciato con una serie di garanzie sugli altri organi costituzionali -sottolinea-. Bisogna capire come sciogliere il dualismo presidente della Repubblica e presidente del Consiglio, se farlo come negli Stati Uniti o come in Francia; capire quale legge elettorale da adottare; il premio di maggioranza. Una serie di addentellati, insomma”.  

“Da anni -prosegue il docente nella sua riflessione- ci arrovelliamo sulla legge elettorale, che però non garantisce la governabilità. Abbiamo cercato con soglie, sbarramenti e premi di maggioranza di rendere più governabile la legge elettorale, ma non ci siamo riusciti. Del resto, in questa legislatura abbiamo avuto governi diversissimi con tre presidenti del Consiglio non parlamentari. Questo fa capire le difficoltà di una stabilizzazione. Il sistema presidenziale può essere funzionante. Certo, se vince Macron poi ti tieni Macron e se vince Trump poi ti tieni Trump. Ma noi, con Berlusconi e Prodi, abbiamo visto cos’è la fragilità governativa”.  

Per il costituzionalista, “il presidenzialismo può essere una soluzione. Però comporta una riforma più profonda della parte seconda della Costituzione. Per una legislatura costituente i temi da affrontare sarebbero tre: il presidenzialismo, eventualmente; la questione bicameralismo-monocameralismo; il ruolo delle autonomie”.  

 

 

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