MANTOVA – Oggi, in consiglio regionale, si è discussa la proposta di legge n.219 riguardante “Ampliamento dei confini del Parco regionale del Mincio”. Un ampliamento che integra le riserve naturali come: Garzaia di Pomponesco, Palude di Ostiglia, Isola Boscone, eccetera.
“Oltre ad avere votato a favore, insieme a tutto il mio gruppo politico, a questa proposta ne ho approfittato per riportare l’attenzione su un’altra questione di altrettanta rilevanza per il territorio mantovano, ovvero la tutela dell’area ex Lago Paiolo”. Questo il pensiero di Andrea Fiasconaro, a margine della votazione favorevole, in consiglio regionale, al PDL n.219 per l’ampliamento dei confini del Parco regionale del Mincio.
“Nonostante il tema del Paiolo non sia direttamente legato a questa proposta, lo è indirettamente, considerato che il Parco è implicato nell’iter per l’istituzione della riserva naturale. Con questa mia iniziativa – spiega Fiasconaro – ho colto l’occasione per ricordare a Regione l’urgenza di tutelare e di salvaguardare da eventuali speculazioni questa area verde alle porte di Mantova. Un’area già ampiamente riconosciuta, persino a livello europeo, di interesse naturale, per via della presenza di due specie a rischio: la Rana di Lataste e la Testuggine Palustre Europea. Un’area che va messa in sicurezza quanto prima, anche da inutili colate di cemento.
Nonostante, oggi, la mia proposta non sia stata approvata è comunque interessante quanto dichiarato dall’Assessore Rolfi: ovvero la possibilità di includere nei confini del Parco anche l’area del Paiolo, come alternativa all’istituzione della riserva naturale (il cui iter è tuttora in corso). Ribadendo quanto detto da Rolfi, per la buona riuscita dell’iter, è necessario che si attivino tutti gli enti locali. Poiché, come evidenziato oggi da Regione gli strumenti per tutelare l’area ci sono, ma va dimostrata la volontà di proteggere, nel concreto, il Paiolo.
Politicamente – conclude Fiasconaro – era importante ribadire l’importanza di questo tema. La partita è ancora aperta, ora tocca agli enti, Regione, Comune di Mantova e Parco del Mincio, decidere se giocarla o restare in panchina”.