(Adnkronos) – “La Società italiana di gerontologia e geriatria” Sigg “si è occupata di Herpes zoster partendo da una valutazione conoscitiva dell’atteggiamento dei geriatri italiani rispetto alla vaccinazione in generale e rispetto alla vaccinazione per l’Herpes zoster. Attraverso una survey elaborata lo scorso anno, ci siamo resi conto come ci sia ancora scarsa sensibilità in merito alla vaccinazione dell’Herpes zoster. Per questo motivo un gruppo di ricercatori, rappresentativi di tutta Italia, si è messo al lavoro e ha rivisto le linee giuda, e quelle che sono le evidenze scientifiche rispetto alla vaccinazione dell’Herpes zoster. Obiettivo: creare un position paper che oggi è visibile sul sito della Sigg (www.sigg.it ) e nel quale si possono trovare tutte le indicazioni specifiche sulla gravità della malattia, le sue conseguenze, come la neuropatia periferica, e le complicanze non legate alla neuropatia periferica, e ovviamente le possibilità vaccinali”. Così all’Adnkrons Salute Francesco Landi, presidente Sigg, a margine del convegno ‘Strategie e strumenti per aumentare la prevenzione vaccinale contro l’Herpes zoster’, che si è tenuto oggi al ministero della Salute.
“Oggi il vantaggio di avere un vaccino ricombinante adiuvato con due somministrazioni successive – sottolinea Landi – sta nelle evidenze scientifiche che dimostrano come sostanzialmente l’efficacia raggiunga oltre il 90%. Questo significa che si ottiene una protezione quasi totale rispetto all’Herpes zoster sia nelle persone under 50 sia nelle persone con più di 70 anni di età. Un altro aspetto interessante è che anche nei soggetti che, nonostante il vaccino, sviluppano la riattivazione del virus della Varicella zoster (Vzv) di fatto le complicanze, in particolare la neuropatia periferica e il post-erpetica, e le complicanze non legate alla neuropatia periferica, sono sostanzialmente assenti. Quindi anche laddove il vaccino non dovesse riuscire a proteggere completamente dalla malattia, di fatto le complicanze sono irrilevanti. Le reazioni avverse? Dolore nella sede di inoculazione e un po’ di stanchezza e mialgia per alcuni giorni”.