Gelmini a Porto: “Politiche lungimiranti per dare un futuro all’Italia”

PORTO MANTOVANO – “Dobbiamo avere la visione lungimirante dello statista: bisogna seminare, per fare il bene del Paese. Da ogni scelta è importante che l’Italia possa trarre un beneficio, senza pensare al tornaconto del singolo politico. Guardando al brevissimo termine si è affossata la nazione. Bisogna ricostruire la fiducia nella politica e nelle istituzioni, e credo che il lavoro di Draghi sia stato un inizio. Il Terzo Polo è la vera novità di questa competizione elettorale. La Lombardia può essere il motore di questo rinnovamento”. Questo il cuore del discorso di Maria Stella Gelmini nel suo pomeriggio mantovano. Il ministro uscente, passata recentemente ad Azione dopo la caduta dell’esecutivo, ha parlato presso la sala civica di Porto Mantovano: con lei i candidati alle politiche del raggruppamento che raccoglie Azione e Italia Viva, Gianmarco Carra (uninominale Camera), Francesca Zaltieri (uninominale Senato) e Luca Malavasi (proporzionale Camera). Tra il pubblico presente anche Anna Lisa Baroni, altra deputata mantovana che, come Gelmini, ha lasciato recentemente Forza Italia per approdare nel partito di Carlo Calenda, ma che è candidata nei listini di Brescia e Bergamo.

Ripartire dunque dall’esperienza del governo Draghi, per affrontare le sfide importanti che attendono il Paese nei prossimi mesi: “Stiamo spingendo per ottenere un tetto europeo al prezzo del gas, Draghi ci stava già lavorando – ha detto Gelmini -. Inoltre vogliamo sganciare il prezzo dell’energia elettrica dalle fonti rinnovabili rispetto al gas, un provvedimento che andrebbe ad abbattere i prezzi. Il governo uscente è quello che ha reperito 50 miliardi, senza fare debito, per consentire il taglio delle accise sui carburanti. Il nostro è il metodo della serietà e della competenza: stabilizzare i conti dello Stato per evitare di esporlo alla turbolenza dei mercati. Bisogna lavorare come fatto in questi mesi, con lungimiranza. Bisogna dare risposte valide: non solo nel brevissimo periodo, e non facendo la gara a chi la spara più grossa. Questo paese si può governare, ma l’economia si deve rialzare. Da una parte c’è una sinistra massimalista che dice di no a tutto, dall’altra una destra che sostiene di dover rinegoziare il Pnrr, per adattarlo alle esigenze elettorali del momento, ma che rischia soltanto di far perdere i fondi già previsti ai progetti, faticosamente preparati dai sindaci di ogni schieramento politico”.

Non solo, Gelmini si è anche soffermata sul tema dell’etichetta Nutriscore: “Sia condizionata alla qualità e all’eccellenza dei cibi”. Sul tema delle tasse, la proposta di Azione, come ricorda il ministro, è incentrata sulla semplificazione dell’Irpef, l’abolizione dell’Irap e la detassazione di una mensilità aggiuntiva. “Tutte misure che non graverebbero sui conti dello Stato, che mai come oggi ha bisogno di mantenere il bilancio in ordine. Come in un’azienda, se i conti sono a posto, il Paese è competitivo e libero, e può far sentire la propria voce in Europa”.

Dopo quello nella sala civica di Bancole, Mariastella Gelmini ha partecipato a un incontro nella sede di Confartigianato Mantova. Anche questo è stata l’occasione per ribadire la “necessità di poitiche lungimiranti che sappiano guardare al lungo periodo coinvolgendo anche l’Unione europea, perché l’obiettivo è quello di far rialzare l’economia”.

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