(Adnkronos) –
“Portiamo avanti un’agenda sociale trasparente: difesa della legalità, superbonus, protezione dei più deboli, transizione ecologica e rispetto dell’ambiente, stop a stipendi da fame e alla precarizzazione selvaggia del lavoro. E su queste ed altre battaglie chiediamo sostegno ai cittadini”. Lo dice in un’intervista all’Adnkronos il leader del M5S Giuseppe Conte.
Tutti parlano di una vostra rimonta, qual è il risultato che si aspetta e che considererebbe soddisfacente, il 15%?
“Non ci siamo posti un obiettivo in termini di percentuali – assicura l’ex premier – ma girando per le piazze italiane sentiamo un entusiasmo crescente che smentisce le previsioni di chi solo dieci giorni fa dava il Movimento per morto”. Più voti per il M5S con il nome di Giuseppe Conte nel simbolo? “Sono sempre stato contrario ai personalismi. Il Movimento 5 Stelle è una grande comunità. C’è stato un forte rinnovamento, abbiamo un nuovo Statuto, più presenza sui territori. Alcuni hanno scelto altre strade, non ne sentiamo la mancanza”.
Quanto a una possibile ricomposizione del ‘campo largo’ con il Pd, “dopo le scelte opportunistiche compiute da Enrico Letta e da questo gruppo dirigente del Partito democratico – afferma il leader M5s – da parte nostra non c’è più la fiducia per potersi sedere al tavolo. Inspiegabilmente, hanno buttato via una esperienza politica prolifica come quella del Conte II”. Le critiche mosse all’ex alleato Enrico Letta per l’incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz? “Io piuttosto che andare a raccomandarmi in giro per le cancellerie europee e a Washington preferisco incontrare gli italiani nelle strade e nelle piazze. Li guardo dritto negli occhi, consapevole che abbiamo sempre difeso l’interesse nazionale anche nei momenti più difficili”.
“Noi saremo fuori da qualsiasi governo di larghe intese che intenderanno mettere in piedi”. Anche se a guidarlo fosse Mario Draghi? “La risposta è la stessa. Peraltro Draghi ha dichiarato che non è interessato a guidare un nuovo Governo. Le prefiche Renzi e Calenda, anziché prenderne atto e provare a inventarsi un nuovo programma, continuano a prendere in giro gli elettori prospettando un’agenda Draghi priva di contenuti”.
Quanto ai rischi per il leader pentastellato a chi gli chiede dei rischi per il reddito di cittadinanza, misura ‘bandiera’ del M5S, semmai Giorgia Meloni dovesse arrivare alla guida di Palazzo Chigi, Conte è nettissimo: “Questa guerra nei confronti degli italiani in difficoltà, specie in un momento come questo, è indecente. Tutti possono ritrovarsi in un periodo difficile e uno Stato civile non può permettersi di abbandonare queste persone. E non accetto – scandisce – che si dica che questo è assistenzialismo. Qualunque sia il nostro ruolo nel prossimo Parlamento – assicura Conte -, difenderemo questa conquista sociale con la massima determinazione”.