(Adnkronos) – “Nasce un esecutivo che dovrà affrontare grandi sfide sia di carattere nazionale che internazionale. Ci apprestiamo ad affrontare una recessione mondiale che, con ogni probabilità, sarà più forte in Europa. Già settimana scorsa l’Fmi ha sottolineato che l’economia italiana viene vista in contrazione dello 0,2%. Da Banca d’Italia le previsioni ci dicono che nel 2023 l’inflazione sarà del 6% ma, nel caso la Russia tagliasse tutte le forniture, potrebbe diventare addirittura arrivare all’1,5%”. Lo dichiara all’Adnkronos/Labitalia Paul Renda, presidente dei Giovani imprenditori di Assolombarda e ceo di Millertech e Spartan Tech, società specializzate nello sviluppo di soluzioni tecnologiche ad alta efficienza e caratterizzate da un’importante attenzione alla sostenibilità.
“In un contesto economico di questo tipo – spiega – sarà difficile mantenere i saldi della finanza pubblica stabili e perseguire una politica di discesa del debito (che nel frattempo è arrivato al 150% del il diventando il più alto dell’Eurozona). A riguardo tuttavia giusto dar merito al governo Draghi di quanto fatto con il debito pubblico che è sceso rispetto al pil dal 154,9% del 2020 al 150,3% del 2021 e che, con la fine dell’anno, dovrebbe attestarsi al 145,4% con una discesa complessiva di quasi 10 punti percentuali”. “E purtroppo – osserva – mentre i prezzi dell’energia continuano a rimanere alle stelle erodendo i profitti aziendali ed esponendo le aziende italiane al rischio default, le famiglie sono sempre più in difficoltà a causa della compressione del potere di acquisto”.
“In queste circostanze – spiega Paul Renda – il governo dovrà studiare misure di mitigazione energetica che riescano a tenere i conti pubblici in sicurezza e, che al tempo stesso, possano dare respiro a imprese e famiglie. Regno Unito e Germania hanno avviato degli interventi che difficilmente potremmo replicare”. “E – avverte – mentre si lavorerà sull’emergenza servirà anche intervenire nel medio lungo termine ripensando la matrice energetica nazionale e dando vita ad un rapido piano di intervento che permetta un reale sviluppo di fonti alternative e che ragioni seriamente sull’uso di energia nucleare di ultima generazione”. “Si tratta di partite – sostiene – che non potremo giocare da soli, servirà lavorare a livello europeo creando le condizioni per finanziare tali misure con prestiti comuni cosi come fatto durante il Covid”.
“Per uscire dalla crisi – suggerisce – sarà fondamentale diminuire la burocrazia e accelerare l’utilizzo del Pnrr così da uscire dal periodo di stagnazione che ormai affligge l’Italia da metà anni ’90. Ritengo che per centrare questi obiettivi l’ammodernamento della macchina pubblica e un efficiente allocazione della spesa siano due driver fondamentali. Visione, formazione, innovazione, nuove tecnologie, merito e competenze devono essere il volano su cui costruire il rilancio del Paese”.
“Un rilancio che – sottolinea – deve necessariamente passare da soluzioni in grado di far uscire l’Italia dall’emergenza natalità: urge un intervento serio e strutturato per uscire dall’inverno demografico di cui il nostro Paese è afflitto da ormai molto tempo. La popolazione continua la sua decrescita, dagli attuali 59,2 milioni del 2021 arriveremo secondo l’Istat ai 54,2 mln nel 2050 per poi scendere addirittura sotto quota 50 milioni (47,7) nel 2070”.
“Si stima – ricorda – che di questo passo i giovani sotto i 14 anni nel 2050 saranno solo l’11,7% della popolazione. Una nazione senza giovani non è solo una nazione più debole e meno dinamica ma è anche, e forse soprattutto, una nazione senza futuro”. “Anche guardando all’età media dei ministri di questa legislatura (60 anni) si capisce quanto il tema giovanile e la capacità di rinnovamento rappresentino delle priorità per il nostro Paese. Sinceramente mi sarebbe piaciuto vedere qualche giovane in più all’interno della squadra di Governo”.
“Il governo – auspica – dovrà rapidamente mettere mano alle regole per i bonus edilizi e fare chiarezza una volta per tutte. La scelta di abbinare i video alla documentazione per il Superbonus per le ristrutturazioni del 110 per cento è un elemento fondamentale per contrastare le frodi. Tuttavia, ciò non basta, per garantire la reale veridicità spazio-temporale serve ricorrere all’uso della blockchain che può garantire il sistema in modo inequivocabile”.
“Il Paese – chiarisce – può cogliere le criticità emerse nei controlli per fare un passo avanti dal punto di vista tecnologico implementando le tecnologie in una serie di processi correlati alla filiera edilizia. Sono ormai due anni che raccontiamo che la soluzione a molti dei problemi emersi nel mondo dei bonus edilizi poteva essere risolta con il ricorso a tecnologie e soluzioni presenti sul mercato da tempo”.
“Gli allarmi legati alla privacy – continua Renda – se fosse usata la blockchain, sarebbero ingiustificati perchè una delle caratteristiche della blockchain è la privacy garantita dal sistema di hashing, una forma di crittografia unidirezionale che tutela i soggetti coinvolti nella filiera. In queste settimane stiamo leggendo molti pareri contrari all’utilizzo di tali soluzione tuttavia non ne comprendiamo il motivo. Dal punto di vista del costo e del processo si tratta di soluzioni plug and play inimpattanti sui costi dell’intervento. Al contrario riteniamo rappresenti una soluzione di grande supporto per quelle aziende che intendono operare in modo legale ed efficace”.
“Quando abbiamo lanciato Spartan Tech – ricorda – avevamo un progetto: aiutare migliaia di pmi nell’avere soluzioni blockchain a prezzi accessibili e abilitare massivamente l’ecosistema italiano all’uso di queste tecnologie di frontiera. Abbiamo cominciato a lavorare sul Superbonus dall’inizio quando un importante operatore straniero ha iniziato ad investire in Italia grazie a questa misura e per avere la certezza di non incorrere in frodi e, conoscendo come nel mercato italiano le norme possano cambiare rapidamente, ci ha chiesto di sviluppare una soluzione in grado di tutelare la sua operatività”. “Abbiamo creato – continua – una soluzione in blockchain proprio per perimetrare la responsabilità all’interno della filiera e mentre la stavamo sviluppando c’è parso subito chiaro che una così grande mole di dati e di pratiche gestite avrebbe necessitato di un uso di machine learning, intelligenza artificiale, che permettessero di comprendere la qualità delle pratiche e quindi dei crediti”.
“Grazie a queste soluzioni – sottolinea Paul Renda – abbiamo aiutato i nostri clienti nell’individuare le pratiche che contenevano elementi di criticità e analizzarle a fondo in modo da scartarle solo dopo accurate verifiche. Insieme a nostri partner, con l’utilizzo dei droni siamo inoltre in grado in massimo 48 ore di operare verifiche in loco per verificare la conformità edilizia. Le soluzioni ci sono ed i costi oggi sono anche ininfluenti rispetto alla mole dei lavori e all’impegno economico per lo Stato”
Spartan Tech si contraddistingue per un’attenzione particolare allo sviluppo di soluzioni ad alto impatto sociale e ambientale che si fanno apprezzare, tra l’altro, per facilità d’uso e costi accessibili. Una tech company – il cui payoff è ‘Tecnologia democratica, tecnologia etica’ – nata con il fine di colmare un gap sul mercato offrendo soluzioni Blockchain all’avanguardia dal punto di vista tecnologico caratterizzate da una spiccata facilità di utilizzo. Tutta l’attività Spartan Tech è connotata da una grande attenzione rispetto ai temi della sostenibilità: per questo le soluzioni sono sviluppate in modo da differenziarsi per un consumo energetico di diversi ordini di grandezza inferiore rispetto agli standard di settore.