(Adnkronos) – “La crescita dell’educazione finanziaria degli italiani è determinate per lo sviluppo di un sistema e mercato finanziario maturo che permetta al Paese di mettere a frutto della collettività l’enorme risparmio privato. Certo, servono anche upgrade da parte degli operatori finanziari e di quelli istituzionali per creare un rapporto virtuoso che supporti lo sviluppo del Paese a livello economico e, quindi, anche sociale. Questo il senso dell’impegno della nostra organizzazione nel supportare l’azione, non solo nell’ormai classico appuntamento del mese di ottobre, per lo sviluppo di una maggiore educazione finanziaria”. Così Antonella Portalupi, vicepresidente Manageritalia, ha aperto l’incontro ‘Manager e Investimenti’, organizzato oggi a Milano da Manageritalia Lombardia, coinvolgendo esperti e rappresentanti delle istituzioni e un folto pubblico.
“Non tutti i manager nostri associati -ha detto il presidente di Manageritalia Lombardia, Paolo Scarpa- sono esperti di finanza e investimenti. Questo incontro, a cura del gruppo di lavoro educazione finanziaria, guarda anche a loro e alle loro esigenze, dichiarate anche nell’indagine, di avere supporto per aumentare l’informazione, l’educazione e la cultura finanziaria”.
A salutare, a nome delle istituzioni cittadine, Emmanuel Conte, assessore al Bilancio del Comune di Milano, che ha detto: “I cicli finanziari sono sempre più ravvicinati e imprevedibili, mentre chi deve fare investimenti seri ha bisogno di stabilità. Questa è un’ottima iniziativa perché aiuta cultura e consapevolezza su un tema considerato di nicchia. Mentre deve essere almeno conosciuto da tutti, anche utilizzando messaggi diversi a seconda dei diversi segmenti della popolazione in ragione di cultura e capacità d’investimento”, ha sottolineato.
Dall’indagine realizzata da EuromediaResarch, e presentata nell’occasione dal ceo Antonella Ghisleri, su un campione rappresentativo dei manager associati a Manageritalia esce una buona soddisfazione della propria situazione finanziaria, seppure migliorabile. Emerge anche una forte necessità di aumentare l’educazione, la conoscenza e la consulenza professionale, seppure ci sia anche chi si sente sicuro di agire in autonomia, soprattutto tra i più giovani. Nel confronto tra l’indagine sui manager e quella sugli italiani – presentata da Daniela Costa, senior economist, consigliere Ufficio studi economici Consob – emerge che il 31% degli italiani agisce in ambito finanziario, contro il 24% dei manager e che solo il 28% degli italiani si avvale di supporto professionale, contro il 71% dei manager. In tema di Finanza sostenibile ne conosce il significato il 37% degli italiani contro l’80% dei manager, che nel 64% dei casi vuole che i propri investimenti nei fondi contrattuali rispettino questi parametri.
Nel primo panel Costa, presentando il raffronto tra le due indagini ha detto: “Emerge chiaramente che chi ha maggiori conoscenze finanziarie ha comportamenti più virtuosi: investe, tende a informarsi, chiede ai consulenti. Per evitare rischi o danni di un investimento fatto velocemente ed emotivamente è fondamentale affidarsi ai consulenti”.
Le ha fatto eco Francesco Previtera, responsabile studi e ricerche Banco BPM, che ha detto: “Discriminanti, nei comportamenti di investimento sono il tempo, l’età e la famiglia. Il giovane che deve crearsi un patrimonio, chi ha poco tempo per informarsi e chi ha famiglia, magari con figli piccoli, tende a non investire o investire meno. Chi invece è già avanti con l’età e con una situazione finanziaria stabile è più propenso”.
Nel secondo panel Alessandra Mori, dirigente Banca d’Italia, referente Educazione Finanziaria Milano, ha detto: “La tutela degli investitori parte dall’educazione finanziaria. Oggi il prezzo di non avere competenze finanziarie non è tanto fare investimenti sbagliati, quanto non massimizzarli. Banca d’Italia sviluppa per questo tanti progetti per l’educazione finanziaria, che deve partire dai bambini per diventare una commodity”. Giorgio Venturini, docente del dipartimento di accounting dell’università Bocconi e coordinatore del Reflection Group ESG di Aidc, ha detto: “Per investire sono fondamentali l’istruzione e la conoscenza e in questo senso l’iniziativa di Manageritalia è estremamente utile ed opportuna”.
Carlo Altomonte, professore di Politica economica europea dell’Università Bocconi, ha aggiunto: “Le transizioni digitali, green e l’indipendenza dal gas russo richiedono, nei prossimi anni, investimenti importanti che non possono essere sostenuti solo dai fondi pubblici. Serve, quindi, una collaborazione tra pubblico e privato per cui l’educazione finanziaria è fondamentale”. Gli ha fatto eco Mario Mantovani, presidente Manageritalia: “Come ha detto il professor Altomonte bisogna lavorare sulla collaborazione pubblico privato anche mettendo in sinergia le competenze”.
Tiziana Vallone, vicepresidente Manageritalia Lombardia, chiudendo i lavori ha detto: “L’evento di oggi è in linea con lo scopo di Ottobre Finanziario 2022 “Costruisci oggi quello che conta per il tuo futuro” e per fare in modo che questo si realizzi sia a livello individuale che collettivo”. Diana De Marchi, consigliera delegata Lavoro e Politiche sociali Città Metropolitana di Milano, ha portato i saluti finali della città ricordando che “L’educazione finanziaria può sostenerci nel quotidiano e in tutti i percorsi di vita. Va quindi valorizzata e messa a disposizione di tutti, soprattutto delle donne che, nonostante gestiscano l’economia familiare, sono a torto escluse dalle decisioni finanziarie, generalmente affidate agli uomini”.