(Adnkronos) – ”L’Occidente sta alimentando la guerra in Ucraina, aumentando le provocazioni attorno a Taiwan, destabilizzando i mercati alimentari e finanziati globali”. E’ un attacco a tutto campo quello sferrato dal presidente russo Vladimir Putin nei confronti dell’Occidente nel suo discorso annuale al Valdai Discussion Club, un think tank con sede a Mosca. Un Occidente ”accecato dal colonialismo” quello descritto da Putin, secondo il quale la comunità internazionale ”dovrebbe pensare di più e non semplicemente scaricare la colpa sul Cremlino”. “L’Occidente impone sanzioni contro coloro che non vogliono essere sotto il loro controllo”, ha proseguito Putin aggiungendo che ”la Russia non cerca l’egemonia. La Russia non sfida l’Occidente, cerca solo di riservarsi il diritto di svilupparsi”.
Quello che il mondo sta affrontando è il decennio più pericoloso dalla seconda guerra mondiale. Un decennio ”cruciale” e ”pericoloso”, ha detto Putin, affermando che ”il dominio dell’Occidente, che è disunito, sta volgendo al termine”. ”Non c’è unità nell’Occidente”, aggiunge Putin, accusandolo di condurre ”un gioco pericoloso, sporco e mortale”. Negli ultimi mesi, ha aggiunto, da parte dei Paesi occidentali ”sono stati compiuti diversi passi verso l’escalation”.
“Prima o poi, il nuovo centro del mondo multipolare non sarà più l’Occidente che dovrà parlare alla pari anche con noi”, ha affermato il Presidente russo, Vladimir Putin, precisando che “l’Occidente è un conglomerato complesso” e non c’è alcuna unione fra i Paesi”. E sempre puntando il dito contro l’Occidente ha detto che sta “imponendo i propri valori, modelli di consumo, cercando di standardizzare questi modelli” nel mondo. “Non possiamo fare finta di niente. La crisi ora ha carattere globale, riguarda tutti. Abbiamo di fronte a noi due strade: o continuare ad accumulare problemi o cercare insieme una soluzione, non ideale, ma che funzioni, per rendere mondo più stabile e più sicuro” sottolinea.
Se la prende, poi, anche con gli Stati Uniti che, dice Putin, usano il dollaro come un’arma. E, così facendo, hanno screditato il sistema finanziario internazionale.