“Non è esplicitato che riguardi solo i rave. Cattive interpretazioni e incertezze sono dietro l’angolo – prosegue -. Può interessare scuole, università, fabbriche, proteste ambientaliste… tutto ciò che coinvolge più di cinquanta persone. E’ un’aberrazione giuridica. Serve solo a mandare un messaggio identitario e a distrarre dai problemi veri: il carovita, le bollette, il rischio della recessione”. “A Modena, e con le normative esistenti, autorità e forze dell’ordine hanno gestito la situazione in modo impeccabile – dice ancora l’ex premier -. Non difendiamo certo i rave party illegali. Ma qui c’è una scelta populista, la costruzione di un nemico, si sfascia il codice penale per ragioni identitarie e per nascondere i problemi. E’ una strada che punta a spaccare il Paese e a rendere insignificanti i moderati della stessa maggioranza: non li porterà lontano”.
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(ITALPRESS).