MANTOVA – “Roberto Maroni per me è stato come un fratello maggiore, oltre che il mio riferimento politico”. A parlare è Gianni Fava, grande amico del compianto ex presidente della Regione Lombardia ed ex segretario della Lega. Fava ricorda gli anni in cui era assessore all’agricoltura nella giunta di Maroni anche se tutti sapevano come il rapporto di stima ed amicizia tra i due andasse ben oltre alle porte di Palazzo Lombardia.
“Mi ha dato tanto spazio nonostante io, con il mio spirito libero, gli abbia creato anche non pochi problemi. Eppure ha sempre creduto in me: lo ha dimostrato nel 2017 quando salvini gli chiese di ritirarmi le deleghe e lui, pur sapendo cosa avrebbe significato, non lo fece, e sempre lo stesso anno mi affidò la partita del referendum sull’autonomia, proprio nel momento di massima divisione tra me e Salvini. Mi mancherà veramente tanto” sottolinea Fava.
Maroni, leghista dalla prima ora è sempre stato un uomo del dialogo in tutti i ruoli ricoperti. Non stupiscono i tanti messaggi di cordoglio arrivati in maniera bipartisan.
Tra questi quello del sindaco di Mantova Mattia Palazzi, anche lui un amico: “È con dolore che ho appreso della scomparsa di Roberto Maroni. Una persona leale e corretta. Sul fronte politico siamo stati avversari e sul piano delle istituzioni abbiamo saputo dialogare e collaborare. Nel tempo siamo diventati amici e mi mancherà la sua intelligenza, la sua ironia e il suo ottimismo. Ci siamo sempre tenuti in contatto e visti anche dopo il termine del suo mandato da presidente e più volte abbiamo discusso di come costruire iniziative insieme per raccontare il nord, la nostra economia, la solidarietà delle nostre città, le tante esperienze di buona amministrazione” dichiara Palazzi.
“Piango l’addio di un amico con il quale ho condiviso gran parte della mia vita politica. Una persona intelligente e mai sopra le righe. Presidente della Lombardia, ministro e segretario federale della Lega. Nel cuore ha sempre avuto i Lombardi e la Lombardia.
Riposa in pace” dichiara invece il governatore lombardo Attilio Fontana.
“Oggi è una giornata iniziata davvero in modo molto triste. La morte di Roberto Maroni con il quale ho condiviso l’esperienza di Governo, mi addolora molto. Perdiamo una persona competente e preparata, che ha dato tanto al nostro Paese, guidando con la stessa competenza e tanto amore e passione per la sua terra, anche la Lombardia. Una persona solare, con la passione per la musica, con la quale era piacevole intrattenersi. Lo ricordo per la passione istituzionale sulle autonomie, argomento ancora attualissimo. Del suo impegno come Ministro dell’Interno conserverò il suo esempio di fermezza ed equilibrio. Insieme firmammo il Patto per Milano per garantire maggiore sicurezza alla città” è il commento invece di Letizia Moratti.
“Apprendo, con profondo dolore, della scomparsa di Roberto Maroni, un amico, più volte autorevole ministro dei miei governi, già segretario della Lega Nord e valido governatore della Lombardia. Mancheranno la sua lucidità e la sua visione politica, il suo incommensurabile attaccamento alla Lombardia ed alle regioni del Nord produttivo. Mi stringo al dolore dei suoi cari e degli amici della Lega” ha detto Silvio Berlusconi.
Cordoglio anche tra i Cinque Stelle. Il consigliere regionale Andrea Fiasconaro fa sue le parole del collega e coordinatore regionale M5S, Dario Violi, e dichiara: “Oggi se ne va un grande avversario, un politico impegnato, mai banale e che ha dato prova con il suo lavoro di aver servito le Istituzioni con impegno e dedizione. La distanza che ha sempre contraddistinto le nostre posizioni politiche, oggi si annulla nell’abbraccio che il gruppo regionale del Movimento Cinque Stelle vuole idealmente rivolgere alla famiglia dell’ex Governatore”.
“Con la morte di Roberto Maroni la Lombardia perde una persona seria e perbene. È stato per tanti di noi un avversario politico tenace e sempre leale”. Così sui social Pierfrancesco Majorino, europarlamentare Pd e candidato del centrosinistra alla presidenza della Lombardia.