Libri: tra stile e modernità, la passione di Nicoletta Spagnoli in ‘Una marcia in più’

(Adnkronos) – Pronipote dell’icona del cioccolato, veste principesse e studentesse con stile e modernità. La passione per la chimica, l’esperienza americana e l’incontro con il destino. E’ Nicoletta Spagnoli, una delle 22 imprenditrici di successo al centro del volume, edito da Wise Society, ‘Una marcia in più. Storie italiane di imprenditrici vincenti’, di Manila Alfano, Giorgio Gandola e Stefano Zurlo. “Ho sofferto ad essere una Spagnoli, altro che Windsor di Perugia. Ho fatto la scuola pubblica e ho odiato la maestra che mi diceva: tu che puoi… Mi faceva pesare il cognome, a sei anni sono cose che ti toccano”, racconta. Eppure bisogna salire per avvicinarsi alla grande scritta «Spagnoli» che domina il belvedere di Santa Lucia; bisogna guadagnarselo il quartier generale di famiglia, consegnato alla storia come Città dell’Angora.  

Qui, circondata dal fascino e dalla responsabilità di un nome diventato un simbolo, Nicoletta Spagnoli guida da 36 anni una delle aziende leader del made in Italy nella moda. Anche i muri hanno un’anima, questo è un luogo del mito italiano, dove una donna straordinaria come la bisnonna Luisa inventò l’imprenditoria femminile. “Qui l’azienda al femminile è nel dna di famiglia”, dice.  

Ma il presente e il futuro hanno il profilo affascinante di Nicoletta, stilista e imprenditrice, che un giorno del 1986 si trova davanti al vuoto del grande salto carpiato con avvitamento: passare da disegnatrice ad amministratore delegato. A 31 anni, non una bazzecola. Papà Annibale, per tutti Lino, muore improvvisamente stroncato da un ictus. “È stato un colpo, passavo le notti a chiedermi quanto avrebbe resistito l’azienda. Mi sono sentita schiacciata, non avevo neppure la forza di piangere, ma non avevo scelta: papà da tempo aveva deciso così e l’aveva comunicato ai miei fratelli, Carla e Mario. Di solito i passaggi generazionali vengono pianificati e accompagnati, qui no o non del tutto. Allora mi sono rimboccata le maniche e mi sono messa a fare ciò che sapevo fare meglio: la collezione”, racconta. “Una ragazza di oggi deve avere determinazione, prima ancora passione. Insomma, è imprescindibile costruire una carriera su qualcosa che ti coinvolge, ti affascina. Non bisogna scoraggiarsi e non si deve avere paura della gavetta; gli sforzi e le fatiche verranno ripagati dalla vita”, conclude.  

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