Avvio congresso Pd a Ostiglia. Carra: “Non dobbiamo più avere tentennamenti”

OSTIGLIA –  L’ex parlamentare Marco Carra, componente provinciale del Pd, ha promosso una discussione molto franca sull’avvio del congresso costituente in un incontro organizzato dai circoli di Ostiglia, Serravalle a Po e Sustinente e Circolo Est Destra Secchia.

“Non dobbiamo più avere tentennamenti, abbiamo molti temi per caratterizzarci come forza moderna di centrosinistra. In questo momento non serve stare in una via di mezzo perché questo ci rende deboli. Dobbiamo decidere chi vogliamo rappresentare e quale idea di società portare avanti. Abbiamo perso perché su molti temi non siamo stati capaci di scegliere. Prendiamo ad esempio il mercato del lavoro: vogliamo continuare ad essere il partito del jobs act o vogliamo riconoscere l’errore e cambiarlo? Abbiamo molta credibilità da recuperare soprattutto da parte di chi è più in difficoltà. Abbandoniamo, pertanto, le ipocrisie sulla deriva correntizia, visto che gran parte del gruppo dirigente ha utilizzato quella logica. Diventiamo un partito autonomo, non subalterno ad altre culture politiche e in grado di affermare una linea”

Carra è chiaro: “Se un segretario si dimette, deve farlo in toto, questa fase di transizione ci sta penalizzando per cui comprendo il desiderio di accelerare il percorso anche se rischia di delimitare la profondità e ma qualità della nostra discussione. Vanno individuati i contenuti, non solo i nomi, evitando le semplificazioni che si stanno leggendo in questi giorni sugli amministratori locali. E ancora, indica il modello da seguire, quello spagnolo ovvero del martirò Socialista che sta guidando con ricette di sinistra il Paese.
Lavoro, le emergenze delle povertà sociali, i diritti, la legalità. Recuperare radicalità e l’indicazione della base ai dirigenti di partito. Queste le priorità condivise.
Un passaggio è stato fatto anche sulle prossime elezioni regionali in Lombardia: “Vogliamo cambiare tutto” dice Carra. La base approva la scelta di Majorino candidato a presidente ed apprezza la scelta di non aver intrapreso alcun rapporto con la Moratti, “Una candidatura -secondo Carra – dichiaratamente collocabile nel campo del centrodestra.”

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