“La curva dell’epidemia influenzale si è elevata in maniera tale da far prevedere, se il trend si manterrà su questi livelli, il picco più alto degli ultimi 15 anni. E potrebbe essere raggiunto prima di Natale perché i valori sono molto cresciuti”. A parlare dell’epidemia e dei sintomi dell’influenza australiana 2022 è all’Adnkronos Salute Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg).
“Se consideriamo il picco come una montagna – continua Scotti – avremo, in pratica, una vetta di 4mila metri, invece che di 3mila. Per l’influenza, di solito, i picchi si raggiungono sempre con la stessa incidenza, poi c’è un plateau e segue la discesa. L’andamento così com’è, quindi, fa pensare ad un picco assai superiore delle epidemie passate”.
Vista dalla parte dei pazienti “questa influenza è caratterizzata da una febbre molto alta che spesso spaventa, sintomi respiratori, qualche volta gastroenterici”.
“I tanti casi di influenza stanno mettendo sotto pressione i medici di famiglia, subissati da telefonate, whatsapp, messaggi. Siamo a limiti della sostenibilità – dice Scotti – Ci sono molte richieste anche perché ad essere più colpiti sono i giovani in età lavorativa. Nei nostri studi si scatena quindi anche l”emergenza certificati’ di malattia, sia per il lavoro che per i rientri a scuola, che spesso dipendono dalla fantasia del singolo preside”. “Le chiamate – spiega – sono concentrate soprattutto nelle fasi iniziali e in quelle finali della malattia”.