Dall’agricoltura al tessile, fino al panificio: la Gdf scopre 20 lavoratori in nero e 23 irregolari nei controlli nel mantovano

MANTOVA – Prosegue incessante l’impegno dei Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Mantova volto alla tutela della collettività e della legalità economico-finanziaria. In questa ultima parte dell’anno, le Fiamme Gialle mantovane hanno effettuato, su tutta la Provincia, numerosi controlli orientati alla prevenzione e alla repressione delle violazioni in materia di “lavoro sommerso”.
Gli interventi eseguiti dai Finanzieri hanno consentito di scoprire 20 lavoratori impiegati in “nero” (ossia senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro) e 23 irregolari (utilizzando, perlopiù, lo strumento delle ore di permesso non retribuite e di assenze non giustificate – con contestuale omesso versamento di contributi previdenziali e ritenute fiscali).
Le attività ispettive, condotte trasversalmente nei confronti di numerose tipologie di imprese, hanno evidenziato talune situazioni di particolare rilevanza, in quanto, nel giorno dell’intervento, i lavoratori in “nero” accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati. Ad esempio, la Tenenza di Castiglione delle Stiviere ha effettuato un controllo nei confronti di un’azienda agricola di Asola, con la contestazione di 4 lavoratori di nazionalità indiana intenti a prestare la propria prestazione lavorativa in assenza delle preventive comunicazioni di instaurazione del rapporto di lavoro.
Da nord a sud, i Finanzieri della Tenenza di Suzzara hanno individuato due laboratori tessili di Magnacavallo nei quali è stata constatata la presenza di 11 persone, di nazionalità cinese risultate essere tutti lavoratori completamente in “nero”. In un terzo laboratorio, invece, sono state riscontrate altre violazioni alla normativa di settore riguardanti, in particolare, il mancato rispetto dell’obbligo di corresponsione degli emolumenti ai dipendenti attraverso mezzi tracciabili.
Il Gruppo di Mantova, infine, a seguito di attività ispettiva intrapresa nei di un panificio di Curtatone, ha riscontrato la presenza di 2 lavoratori italiani totalmente sconosciuti agli Istituti previdenziali e assistenziali.
Nei confronti dei titolari delle aziende “irregolari” controllate verranno elevate sanzioni amministrative ancora da quantificare precisamente, fino a un massimo di 43.200 euro,  inoltre, per gli esercizi commerciali è stato richiesto, al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Mantova, un provvedimento di sospensione dell’attività poiché, come detto, è stato riscontrato che più del 10% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro risultava occupato, al momento dell’accesso ispettivo, senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Il provvedimento sospensivo sarà revocato quando il datore di lavoro avrà provveduto a sanare la posizione dei lavoratori trovati intenti a prestare la loro opera in nero con l’assunzione degli stessi e a pagare le sanzioni previste dalla normativa vigente.
L’attività delle Fiamme Gialle s’inquadra, in particolare, in due dei principali obiettivi perseguiti dal Corpo: arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e tutelare proprio la parte più debole in un rapporto di lavoro, ovvero i lavoratori. Questi ultimi, infatti, lavorando in “nero” o irregolarmente, non
vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravi conseguenze sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di infortuni sul lavoro.

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