“Biblioteche, relazioni, territori”. Mantova fa rete per candidarsi Capitale italiana del libro

MANTOVA – Nell’ambito delle strategie di sviluppo dei servizi comunali che l’Amministrazione intende intraprendere, il Servizio Biblioteche del Comune di Mantova ha organizzato un incontro di informazione per fare il punto circa l’evoluzione delle biblioteche, a livello italiano, dopo la pandemia.

L’incontro dal titolo “Biblioteche, relazioni, territori”, che si è svolto oggi nella Biblioteca Comunale Teresiana, organizzato in collaborazione con l’Associazione cheFare, ha visto la partecipazione di molti bibliotecari, oltre ai partner che hanno sottoscritto il Patto per la lettura del Comune di Mantova. Presenti anche diverse istituzioni culturali interessate a implementare nuove collaborazioni con le biblioteche civiche con lo scopo di potenziare e integrare le azioni che, in diverse misure e modalità, sono finalizzate a diffondere la cultura del libro e della lettura come attività necessaria per la crescita culturale della cittadinanza. I saluti iniziali sono stati portati dal sindaco Mattia Palazzi che ha sottolineato la scelta di ampliare gli orari del Baratta ed innovare i servizi bibliotecari per creare luoghi d’incontro dove costruire relazioni e riflessioni per una comunità più unita e forte. “La sfida – ha detto – è essere al passo coi tempi e offrire servizi e attività capaci di attrare sempre più persone, specialmente i giovani”.

“Un’occasione quella di oggi – ha detto in apertura l’assessora comunale alle Biblioteche e Archivi e presidente della Rete Bibliotecaria Mantovana Alessandra Riccadonna – per conoscere possibili orizzonti di innovazione per le biblioteche. Quest’ultime sono in continua trasformazione e rivestono un ruolo sempre più strategico per le amministrazioni, che le vede protagoniste nel combattere il rischio di desertificazione delle relazioni sociali sui territori. In questi anni abbiamo attivato vari servizi innovativi e promosso attività culturali e di lettura. E’ importante, inoltre, costruire un piano strategico per definire le priorità dei servizi da diffondere alla cittadinanza, tenendo conto delle nuove esigenze. Fondamentale è creare legami, sinergie e fare rete tra le biblioteche civiche e le associazioni culturali del territorio. Insieme possiamo candidarci a Capitale italiana del libro”.

Poi, gli interventi di Giacomo Giossi dell’Associazione cheFare, Chiara Faggiolani dell’Università La Sapienza di Roma, Alessandro Bollo di La Fabbrica del Vapore Milano e della direttrice delle biblioteche civiche Francesca Ferrari. E ancora, Laura Baccaglioni e Alessandro Della Casa di Festivaletteratura, Giuliano Annibaletti di Charta Cooperativa Sociale onlus, Vitandrea Marzano del Comune di Bari e Colibrì – Rete delle biblioteche di Bari, Mattia Cherubini di Line Culture Brescia e Roberto di Puma della Fondazione Terzo Luogo Milano. Il convegno è stato moderato da Bertram Niessen dell’Associazione cheFare.

 

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