(Adnkronos) – E’ di almeno 11 morti e oltre 3.500 feriti il bilancio delle celebrazioni che si sono tenute in Iran per la Festa del Fuoco (Chaharshanbe Suri), che si tiene la notte tra l’ultimo martedì e mercoledì dell’anno iraniano, che termina il 20 marzo.
“Dal 20 febbraio, 26 persone sono morte in incidenti legati a Chaharshanbe Suri”, di cui almeno 11 durante la scorsa notte, ha dichiarato alla televisione di Stato il capo dei servizi di emergenza del Paese, Jafar Miadfar. Secondo la tradizione, che affonda le radici nell’epoca pre-islamica, si salta sopra un fuoco per purificarsi e scacciare gli spiriti maligni gridando: “Ti do il mio colore giallo”, che in Iran simboleggia la malattia, e “Prendo il tuo colore rosso”, quello della vita.
Da vent’anni la festa è diventata un’occasione per sparare petardi e fuochi d’artificio nei luoghi pubblici, nonostante gli ammonimenti delle autorità che non vedono di buon occhio questa festività, ritenuta “pagana” dalla stragrande maggioranza del clero sciita.