MANTOVA – Uno sguardo all’Ucraina e uno alla Cina, tornata ad importare grandi quantità di cereali e semi oleosi e, dunque, in grado di influenzare le dinamiche di mercato. Soprattutto, una forte spinta alla flessibilità nell’offerta di servizi sempre più digitalizzati e rivolti alla sostenibilità, grazie all’agricoltura di precisione come strumento di rispetto del suolo e delle risorse naturali e come soluzione all’abbattimento dei costi per restituire competitività alle imprese agricole.
Sono questi alcuni dei punti toccati dal presidente di Confai Mantova, Marco Speziali, nel corso dell’assemblea annuale di ieri sera, nel corso della quale gli associati hanno approvato il bilancio 2022 e il previsionale 2023.
“Il 2022 è stato un anno particolare per il mondo agricolo – ha sostenuto il presidente Speziali -. La guerra in Ucraina ha innescato una volatilità estrema nell’economia, con rincari esasperati dell’energia, dei fertilizzanti, delle materie prime. Un mix di fattori che ha portato incertezza ed eroso i margini di guadagno per le catene di approvvigionamento”.
Anche quest’anno, benché in parte inferiori allo stesso periodo del 2022, i costi restano elevati, “e per i prossimi mesi resta l’incertezza di nuove scosse all’economia”.
Dall’inizio dell’anno “Confai Mantova può contare sulla guida di un nuovo direttore, Stefano Bonisoli, che da gennaio ha preso le redini di Confai Mantova, dopo la lunga attività di Sandro Cappellini, al quale va il nostro plauso per l’impegno profuso in oltre cinque decenni”.
Fra le incognite per le imprese, ha proseguito Speziali, “il rialzo dei tassi di interesse, dopo anni in cui il costo del denaro non ha rappresentato un ostacolo per l’accesso al credito: un fattore che, soprattutto in caso di investimenti ingenti come le nostre imprese sono mediamente abituate a fare, deve essere inevitabilmente previsto e messo a bilancio”.
A tutto ciò si aggiunge un altro elemento destabilizzante: la crisi climatica, i cui effetti sono spesso acuiti da un altro fattore di rischio preoccupante: la perdita di fertilità dei terreni, spesso combinata a fenomeni di lisciviazione dei suoli. “Noi agromeccanici dovremo essere sempre più duttili e fare in modo che la nostra versatilità di assistenza garantisca ai nostri clienti la possibilità anche di mutare rapidamente le indicazioni colturali, senza dimenticare la giusta attenzione verso la sostenibilità, richiesta dall’Europa e dai consumatori”.
La rivoluzione green dovrà essere, per Confai Mantova, il più possibile governata e non subìta. “I fondi per accompagnare le imprese, comprese quelle agromeccaniche, ci sono, e affermare il contrario sarebbe fuori contesto – ha dichiarato il presidente Speziali -. Tuttavia, è necessario un approccio più consapevole nella gestione dei fondi sia in termini di trasparenza che di finalizzazione delle risorse. Escludere dal processo di innovazione il contoterzismo sarebbe una scelta miope e suicida”.
Fondamentale sarà anche la formazione per gli imprenditori e gli operatori. “Come associazione abbiamo già organizzato, primi in Italia, alcuni corsi di formazione con la simulazione di guida 4.0, rivolti agli imprenditori e ai dipendenti, che rappresentano il patrimonio sul quale si fonda l’azienda. Questo significa che tutti noi non siamo più concorrenti, ma alleati per accompagnare il processo di innovazione di cui la filiera agricola andrà a beneficiare”.