MANTOVA – Nel Mantovano la lotta di liberazione dal nazifascismo passò anche dall’impegno e dall’azione di diversi sacerdoti. Alle iniziative dei religiosi si associarono circa duecento cristiani laici, attivi soprattutto nelle formazioni delle Fiamme Verdi, partigiani appunto di ispirazione cattolica. Perno di quest’azione fu senz’altro don Primo Mazzolari, il celebre parroco di Bozzolo: da lui arrivò la spinta che, dopo l’8 settembre 1943, portò le Fiamme Verdi a svilupparsi soprattutto nella zona occidentale della provincia.
Alla loro esperienza sarà dedicata la conferenza dal titolo “Ribelli per amore. L’esperienza delle Fiamme Verdi, partigiani cattolici, nel Mantovano (1943-1945)” che sarà tenuta venerdì 28 aprile da don Giovanni Telò, storico e giornalista, docente di Storia della Chiesa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Francesco” di Mantova, che per l’occasione presenterà anche alcuni documenti inediti.
L’appuntamento è alle ore 17,45 al Museo Diocesano in Piazza Virgiliana 55.
Le Fiamme Verdi si diffusero da Acquanegra sul Chiese ad Asola, fino a Castel Goffredo e altri paesi; in certi casi erano sostenute dai parroci. La loro presenza testimonia come la Resistenza al nazifascismo sia stato un fenomeno plurale, che vide la partecipazione di persone di diverso orientamento, tra cui i cattolici. Una storia ancora poco conosciuta. Così come è del tutto inedita la figura di don Emilio Donelli, che a Gazoldo degli Ippoliti era a capo di una formazione di Fiamme verdi.
Lo storico Telò parlerà anche di lui durante la conferenza, organizzata dalla Cisl-Asse del Po e dal Movimento federalista europeo, a cui sarà presente anche il vescovo Marco Busca.