MANTOVA – Due conferme e due nuovi nomi per il Cda di Apam Esercizio. Sono stati ufficializzati oggi pomeriggio dal presidente Medardo Zanetti al termine di Consiglio di Amministrazione e dell’ Assemblea Ordinaria dei Soci.
LE NOMINE
Confermata Antonella Montagnani, di Curtatone, figura molto vicina al presidente della Provincia Carlo Bottani, e dal 2015 al 2020 consigliere comunale del Comune di Curtatone con delega alla Scuola e alla Famiglia. Nuovo il nome di Giuseppe Goi, bresciano di Chiari, imprenditore nel settore agricolo. Il socio NTL – Nuovi Trasporti Lombardi Srl ha confermato la presenza di Claudio Garatti, Amministratore Delegato di Apam dal 2018 nonché dal 2002 Direttore di Brescia Trasporti SpA. NTL ha poi indicato come new entry la bergamasca Liliana Donato, dal 2022 Direttore Generale di ATB Servizi SpA e di ATB Mobilità SpA e Presidente del Consiglio di Amministrazione di ATB Consorzio.
Il Collegio Sindacale vede la riconferma come Sindaco Effettivo di Maria Grazia
Tambalo, di origine veronese, dottore Commercialista titolare dell’omonimo studio a
Mantova, revisore dei conti di diversi Enti, tra cui l’Agenzia per il Trasporto Pubblico
Locale del bacino di Cremona e Mantova, nonché componente del Collegio Sindacale
di Tea SpA – Territorio Energia e Ambiente.
Nuovi nomi nel Collegio Sindacale come Sindaci Effettivi Maurizio Pellizzer – mantovano,
dottore Commercialista e revisore Legale dei conti e presidente dello Studio RA
Revisori Associati, Presidente del Parco Regionale del Mincio ed ex Sindaco del
Comune di Monzambano – nonchè Anna Venier, bergamasca, dottore
commercialista e revisore legale.
I Sindaci Supplenti di nuova nomina sono Marco Gerolomich – di origine bresciana,
dottore commercialista e revisore legale dei conti dell’omonimo studio a Brescia – ed
Elisa Bertolazzi, mantovana, dottore Commercialista e revisore legale dei conti
dell’omonimo studio in Curtatone, nonché conciliatore specializzato e revisore degli
Enti Locali, mentre viene riconfermata come Sindaco Supplente Raffaella Tonni,
bresciana, dottore mmercialista e revisore legale dei conti dell’omonimo studio a
Brescia e componente del Collegio Sindacale di diverse società, tra cui A2A Energia SpA
e Brescia Mobilità SpA.
FUORI DAL CDA IL COMUNE CAPOLUOGO
Con queste nomine si confermano dunque i timori della vigilia del Comune di Mantova relativi al fatto che il centro destra avrebbe eliminato dal cda la rappresentanza del capoluogo, nonostante il Comune sia il secondo maggiore azionista di Apam con il 28% delle quote dopo la Provincia e il maggior finanziatore della società.
I PRIMI OBIETTIVI
Sono due le azioni che il neo presidente di Apam, il leghista piacentino Medardo Zanetti, vuole intraprendere al più presto. La prima è una verifica degli asset aziendali, una sorta di fotografia dell’azienda che sarà affidata a una società terza. Poi punterà a costituire una Consulta dei sindaci in modo da poter avere un momento di confronto con tutti i soci di Apam (a cui si aggiunge la Provincia che è il socio principale). E proprio in ragione del peso dento ad Apam del Comune di Mantova che, nonostante ciò, è stato lasciato fuori dal Cda, Zanetti offre all’Amministrazione di via Roma la vice presidenza.
Su questo punto il sindaco di Mantova Mattia Palazzi è però quantomai risoluto e dichiara: “Non servono consulte dei sindaci e non elemosiniamo nessuna vice presidenza di organismi che hanno peso zero. Zanetti sa benissimo che aver escluso il capoluogo che ha il 28% della società ed è il maggior pagatore territoriale del servizio pubblico è una scelta sbagliata per la società che ha quale unica motivazione il suo timore di andare in minoranza nel Cda. Così si dimostra solo zero rispetto per il Comune di Mantova, zero autonomia politica e non conoscenza del territorio”.
LE CRITICITA’
La criticità maggiore al momento – è stato spiegato dal cda – è data dai contratti che prevedono 1,29 € al chilometri contro una media del settore di 1,70€. “E’ facile intuire cosa significhino 40 centesimi in meno moltiplicati per 9 milioni di chilometri”. Poi vi è la frammentazione del territorio per cui Apam si ritrova con 63 linee in provincia con una bassa frequentazione. Caratteristiche molto diverse da gran parte del resto della Lombardia dove si registra una urbanizzazione diffusa. Proprio per i territori come quello mantovano, definiti “aree deboli” la Regione ha istituito un apposito fondo.