Laboratorio sul disagio giovanile: “Implementare le attività nelle scuole”

MANTOVA – Il programma annuale di attività per la diffusione della cultura della legalità, il rispetto delle regole, il dialogo, la conoscenza della Costituzione italiana e del funzionamento dello Stato nelle scuole sarà implementato.
L’iniziativa, messa in campo dalla Prefettura di Mantova d’intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale, è stata definita e condivisa questa mattina nel corso della riunione del del Laboratorio provinciale per la legalità, il disagio giovanile e la promozione della cittadinanza attiva che si è tenuta presso la Prefettura di Mantova.

In particolare verrà realizzata una rilevazione da sottoporre alle scuole del territorio entro la prima settimana di settembre per un monitoraggio delle progettualità approvate a livello di istituto sui temi della marginalità, del disagio e dell’inclusione per un coordinamento delle iniziative sulla base dei fabbisogni formativi rilevati, che saranno approvati in una prossima seduta del Laboratorio provinciale, sempre nel corso del mese di settembre, dedicata alla programmazione delle iniziative.

Tali interventi si raccorderanno e si completeranno con le azioni sostenute a livello regionale, di promozione della salute, di prevenzione delle dipendenze e di tutela del benessere psico-fisico all’interno delle scuole, indirizzati a docenti e studenti, sempre nell’ottica di privilegiare un modello di intervento precoce nelle situazioni maggiormente a rischio, finalizzato al contrasto dei fenomeni di dipendenza e degli atti di bullismo fin dalle loro prime manifestazioni.

Da qui il concetto dell’esperienza scolastica come momento di realizzazione positiva dei ragazzi, che risponde ad esigenze mirate e diventa un deterrente per la dispersione e l’abbandono degli studi, in quanto potentissimi acceleratori dei fenomeni di disagio o, peggio, di devianza giovanile.

“L’auspicio – ha commentato il Prefetto Iorio – è quello di fornire, con il supporto del Laboratorio provinciale, ai ragazzi ed ai docenti – oltre a far loro percepire la vicinanza delle istituzioni e rafforzare così il senso di appartenenza alla comunità ed allo Stato -, un ventaglio di strumenti utili a prevenire situazioni di disagio, nonché ad intercettare sollecitamente possibili rischi, in un raccordo operativo permanente con l’Autorità Giudiziaria, le Forze di Polizia, i Servizi Sociali dei Comuni e tutti gli attori istituzionali competenti”.

All’incontro hanno preso parte il Procuratore presso il Tribunale per i minori di Brescia Tondina, l’Assessore del Comune di Mantova Caprini, il Questore di Mantova Roatta, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Di Stefano, l’ufficiale incaricato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza, la delegata dell’Ufficio Scolastico Territoriale in materia di disagio giovanile, i referenti dei Servizi competenti di ATS-Val Padana e dell’ASST Carlo Poma, la Presidente della sezione provinciale dell’Osservatorio sul Diritto di Famiglia – Ordine degli Avvocati di Mantova e la referente del Centro Aiuto Vita di Mantova.

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