(Adnkronos) – E’ iniziata con la partecipazione alla messa dei Padri salesiani presso la Cattedrale del Salvatore, fondata all’inizio del 17mo secolo e conosciuta localmente con il nome di Xishiku Church, la visita a Pechino del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, da oggi al 5 settembre nella capitale cinese.
Fitta l’agenda culturale della prima parte della missione del titolare della Farnesina, che nelle prossime ore visiterà la stele commemorativa di Padre Matteo Ricci nel cimitero Zhalan. Li Madou, il nome cinese di Padre Matteo, era un gesuita, matematico, cartografo e sinologo che fu insignito del titolo onorifico ‘Xitai’ (Maestro del Grande Occidente) a testimonianza della dimensione intellettuale del suo operato. Il gesuita italiano è considerato un precursore del dialogo interculturale.
Tajani visiterà poi la mostra ospitata dal China World Art Museum ‘The Light of Ancient Roman Civilization: masterpieces from the National archaelogical museum of Naples’. Si tratta di una sofisticata selezione di oggetti e opere d’arte provenienti dalle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli che rimarrà esposta fino all’8 ottobre.
Lunedì la missione ripartirà con una tappa alla Città proibita, residenza imperiale delle ultime due dinastie cinese, i Ming ed i Qing. Il suo nome deriva dal rigido protocollo in vigore in epoca imperiale che impediva a qualsiasi comune cittadino di penetrarvi all’interno. Tajani è poi atteso, per l’ultimo evento culturale, al Museo nazionale per la mostra ‘Autoritratti: capolavori della Galleria degli Uffizi’, organizzata in collaborazione con l’ente museale cinese e che raccoglie autoritratti di grandi maestri della pittura come Raffaello, Tiziano, Rembrandt e Rubens. Si entrerà poi nella parte ‘istituzionale’ della missione con gli incontri prima con il ministro del Commercio, Wang Wentao, e poi con il capo della diplomazia, Wang Yi, insieme al quale Tajani co-presiederà l’11ma sessione plenaria del Comitato intergovernativo Italia-Cina, la prima a tenersi dal 2020. La missione avrà poi uno sviluppo in Kazakistan, per colloqui con il presidente Tokayev, prima del rientro a Roma.