MANTOVA – Un successo testimoniato da oltre cinque minuti di applausi continui alla fine dello spettacolo con richiesta di bis, concesso, a cui è seguita una standing ovation. Bastano questi particolari per comprendere quanto accaduto ieri sera al teatro Sociale di Mantova dove è stato ospitato un evento di altissima qualità che ha saputo trasmettere al pubblico grandi emozioni: Carmina Burana di Carl Orff, composizione celeberrima entrata a far parte della cultura mondiale della musica classica.
L’imponente cantata scenica di Orff, una delle pagine sinfonico-corali più note, dalla potenza viscerale e dal fascino ammaliante, nella versione ridotta musicata da Anders Högstedt, ha visto sul palco del Massimo cittadino oltre cento elementi di coro e orchestra (ll Coro AsLiCo, il Coro Voci Bianche del Teatro Sociale di Como e l’Orchestra I Pomeriggi Musicali) il soprano Erika Tanaka, il tenore Giacomo Leone, il baritono Guido Dazzini, tutti guidati dalla sapiente bacchetta del Maestro Riccardo Bianchi.
Con i suoi celebri brani e le sue tematiche che uniscono sacro e profano, raccontando le vicende dell’essere umano dominato dalla Dea Fortuna, Carmina Burana si conferma una cantata scenica di forte impatto emozionale. La richiesta di bis da parte dei circa 650 spettatori in teatro è stata proprio per “O Fortuna” che apre e chiude simbolicamente l’intera opera, a rappresentare il ciclo perpetuo della sorte.
Si è aperta così nel migliore dei modi la nuova stagione artistica del Teatro Sociale di Mantova curata da Fondazione Artioli per la quale sta andando molto bene la campagna abbonamenti in vista dell’inizio della Stagione di prosa che prenderà il via il 7 novembre con “Agosto a Osage County”, di Tracy Letts.
Fotoservizio di Francesco Consolini