(Adnkronos) – Il caso scommesse e il razzismo negli stadi, il calcio italiano e i diritti tv, le Olimpiadi di Milano-Cortina e il Pnrr, la crescita di Jannik Sinner e l’exploit del tennis italiano. Il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, in un forum all’Adnkronos analizza a 360 gradi l’universo sportivo tricolore, tra campo e palazzo.
Il calcio italiano è scosso dal caso relativo alle scommesse illegali. “Per evitare equivoci vorrei che insieme al contratto il calciatore si impegnasse a firmare una carta dei valori con 4 cose chiare: non ci si dopa, non si scommette, non si prendono soldi in nero e non si guardano partite sulle piattaforme illegali. Risolveremo il problema? No ma toglieremo gli alibi a tutti”, dice Abodi
“Comunque vada il caso scommesse lo considero un alto tradimento dei sentimenti, perché il calcio vive di passioni e sentimenti, oltre che di credibilità, perché i ragazzi sanno che non devono scommettere mai sul calcio. Fuori dalla Nazionale? Dipende dalla gravità dell’infrazione -sottolinea il ministro-. Fino ad oggi sappiamo quello che è trapelato, non sempre quello che trapela, soprattutto da fonti non ufficiali, viene poi confermato. Il procuratore Chinè si è espresso al momento su un solo caso (Nicolò Fagioli ndr)”.
“Ci sono le scommesse lecite che vanno tutelate essendo un settore economico rilevante anche per le casse dello Stato. Le scommesse illecite invece alimentano l’economia criminale. Al momento sta emergendo un dato che questi ragazzi sono caduti nella trappola della ludopatia e sembra che non abbiano scommesso contro le proprie squadre, questo non li assolve ma consente di inquadrare le valutazioni che il procuratore Chinè sta facendo, arrivando ad un patteggiamento nel quale parte della pena può essere commutata in servizi socialmente utili. Un giudizio finale si potrà dare quando avremo più chiaro il quadro. Ho il dovere di essere cauto”.
La Lega di Serie A ha appena ceduto i diritti tv a Dazn e Sky per il periodo 2024-2029. “Non si è fatto nulla dal giorno in cui due anni e mezzo fa si è detto no ai fondi. Si è detto no ad una ipotesi reale e si è fatto trascorrere il tempo in un confronto che non ha prodotto un’alternativa. Le soluzioni industriali non possono arrivare l’ultimo giorno in uno stato di necessità, ma si costruiscono per tempo. E’ stato uno spreco di tempo”, dice Abodi. “Questa soluzione, al di là delle valutazioni di ognuno, è il frutto di un investimento reciproco, perché il risultato credo alla fine produca dei numeri che possono essere migliorati -aggiunge il ministro-. Ora bisogna fare in modo che quel 50% previsto sopra i 750 milioni, si consolidi attraverso il miglioramento del prodotto, perché non ci si può appellare alla passione della gente che non deve essere mortificata e rispettata”.
L’Italia organizzerà gli Europei 2032 con la Turchia. “Il Ministro sugli stadi ha una delega sul tema in generale e anche specifico. La cabina di cabina di regia istituita così come per le Olimpiadi e Paralimpiadi c’è anche sul tema stadi, c’è anche un tavolo tecnico, uno specifico sugli Europei 2032. Unificheremo questi strumenti perché non possiamo occuparci solo dei 5-6 stadi per gli Europei, in parte già individuati, ma il tema è più ampio e sarebbe un errore grave quello di cogliere l’opportunità degli Europei e circoscriverlo solo a quegli stadi”, dice il ministro. “Il mio ruolo è coordinare le attività per costruire delle opportunità che non saranno solo il commissario, perchè ognuno sceglierà la modalità più opportuna, io non posso imporre un commissariamento su tutto, ma per chi ammette di avere delle difficoltà il commissario è a disposizione come per le opere olimpiche”.
“Episodi di razzismo e intolleranza degli stadi? L’utilizzo ampio, diffuso e sistematico della tecnologia consente di passare dalla sicurezza fisica ad una sicurezza tecnologica e da una responsabilità oggettiva che coinvolge tutti, ad una individuale di chi non rispetta le regole all’interno di uno stadio. Mi auguro sia altrettanto efficace la scelta di tenere fuori dagli stadi quelli che non rispettano le regole dello Stato e può avvenire in due modi: attraverso l’individuazione degli organi di polizia o con l’individuazione da parte dei club che possono togliere il gradimento a queste persone”, dice Abodi
“Credo sia nell’interesse delle società sfuggire al rischio della responsabilità oggettiva. Io penso che una volta segnalato le società continuino ad intervenire. Il modello si sta orientando nella direzione giusta e lo strumento indispensabile è rendere gli stati intelligenti tecnologicamente sin da quando si entra nello stadio, superando le problematiche legate alla tutela della privacy, c’è un tema della sicurezza Nazionale e del pubblico e bisogna saper sacrificare anche un pochino di privacy garantendo l’anonimato. Le tecnologie sono esistenti, come la biometria e si possono implementare”, aggiunge.
La Lega di Matteo Salvini ha chiesto le dimissioni di Gabriele Gravina, presidente della Figc. “Con il presidente Gravina ci sono tanti motivi di confronto. Chi è a capo di un organismo risponde del suo sistema, ma il luogo dove si discute è l’Assemblea federale elettiva ed è fra un anno, a meno che non ci siano delle fattispecie che non dipendono dal ministro o dal governo, che sono codificate e riguardano la gestione finanziaria o la propria coscienza. Di fronte a risultati negativi ci sono stati presidenti che si sono dimessi come il presidente Abete, Tavecchio e il sottoscritto dalla Lega di Serie B, non ho avuto bisogno di richiami di terzi. Abbiamo scelto liberamente in base alla nostra coscienza. Sono state imputate una serie di cose ma bisogna andare sui contenuti, ogni critica va rispettata, ogni analisi deve essere tenuta in conto, la politica non deve essere assente, io sono il punto di riferimento su queste tematiche”, dice Abodi.
“Le mancate riforme sono una responsabilità del sistema e bisogna anche saper chiedere aiuto, un supporto, un sostegno. In ambito sportivo ci sono luci e ombre, ci sono fallimenti e mancate qualificazioni ma anche risultati come la finale del mondiale Under 20, la vittoria nell’Europeo Under 19, o ai risultati nella coppe delle nostre squadre di club con tre italiane nelle finali che mi auguro si possa replicare anche in questa stagione, con un miglior esito finale, però quando un sistema non riesce a produrre l’effetto sperato deve avere la capacità di chiedere un supporto”, ha aggiunto Abodi.
Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 non hanno ancora una casa per il bob. Quale pista sarà utilizzata? “Ieri mattina alle 8 la Regione Piemonte ha mandato un dossier articolato con il quale le strutture tecniche si dovranno confrontare ed esprimere una valutazione. La priorità è quella di fare le gare in Italia. Come dolorosamente abbiamo dovuto comunicare che non ci saranno risorse incrementale rispetto a quelle già previste, così ci auguriamo che questa opportunità venga colta e che la competizione olimpica di bob, skeleton e slittino si faccia nel nostro Paese”, dice il ministro.
“In due settimane ci sarà un’interlocuzione con la Regione Piemonte e con tutti i soggetti interessati per la pista di Cesana Torinese ed entro il mese di novembre la fondazione Milano-Cortina in accordo con il Cio dovrà scegliere il luogo. Al momento non mi sembra ci siano le condizioni per fare la pista a Cortina, perché il Governo ha preso dolorosamente atto di non poter mettere a disposizione ulteriori fondi”, aggiunge Abodi.
Il tennis italiano ora ha il volto di Jannik Sinner. “Sinner può salire ancora in classifica perché ha voglia di migliorare, grandi qualità tecniche, psico-fisiche e soprattutto morali, che ha dimostrato sia nelle vittorie sia nelle sconfitte”, dice. “Mi hanno impressionato le sue dichiarazioni dopo l’ultima vittoria dove ha detto che è consapevole dei suoi limiti e delle cose da migliorare e queste sono parole da uomo -aggiunge Abodi-. Per migliorare è anche disposto a fermarsi, saltando qualche torneo o la Coppa Davis. Avere la lucidità di fermarsi quando serve è una grande dote”.