Israele, “incursione mirata nel nord di Gaza con soldati e tank”

(Adnkronos) – Le forze israeliane (Idf) confermano di aver effettuato un’incursione “mirata” nel nord della Striscia di Gaza con unità della fanteria e tank che hanno lasciato la zona dopo il blitz e sono “rientrati in territorio israeliano”. Tramite il social X hanno fatto sapere di aver colpito “numerose cellule terroristiche, infrastrutture e postazione utilizzate per il lancio di missili anticarro”. L’operazione, precisano, rientra nelle attività di “preparazione” della zona di confine per “le prossime fasi di combattimento” dopo il terribile attacco del 7 ottobre in Israele di Hamas, che controlla la Striscia di Gaza. 

Nuovo colloquio telefonico Biden-Netanyahu su Gaza e ostaggi 

C’è stato un nuovo colloquio telefonico nelle ultime ore tra Joe Biden e Benjamin Netanyahu. Uno scambio incentrato sugli “sviluppi a Gaza” e sugli “sforzi per localizzare e assicurare il rilascio” degli oltre 200 ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Al centro della conversazione, ha fatto sapere la Casa Bianca, anche “i colloqui in corso per garantire un passaggio sicuro per i cittadini stranieri” che si trovano nell’enclave palestinese e che vogliono lasciare l’area. 

Biden ha parlato del “sostegno Usa al flusso continuo di aiuti umanitari per la popolazione civile” della Striscia, nel mirino delle operazioni israeliane dal 7 ottobre. Il presidente americano ha “accolto con soddisfazione gli sforzi per aumentare questo appoggio nel prossimo periodo”. E ha ribadito che “Israele ha tutto il diritto e la responsabilità di difendere i suoi cittadini dal terrorismo e di farlo in linea con il diritto umanitario internazionale”, insistendo sull’importanza che “dopo questa crisi” si creino le condizioni di una pace duratura. Hamas, ha ribadito secondo la Casa Bianca, “non rappresenta né i palestinesi né le loro aspirazioni”. 

(Adnkronos)