CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Due nuove interrogazioni per bloccare il polo logistico di Lonato del Garda al confine con il territorio di Castiglione nell’area Sic (Sito di interesse comunitario) del “Complesso Morenico di Castiglione delle Stiviere”.
Sono quelle presentate dal comitato “No polo logistico” e dal Consigliere
Onorio Rosati a Regione Lombardia e dal deputato Devis Dori al Governo.
Alla base delle richieste, fatte a Governo e Regione c’è il rischio idraulico della zona. “Già adesso ci sono problemi di allagamento – spiega Franco Tiana, Presidente del Comitato – se cementificano e impermiabilizzano quell’area di 99mila metri quadrati che serve a far defluire le acque, il rischio sono degli allagamenti importanti nel territorio di Castiglione, se proprio è necessaria la realizzazione del polo, chiediamo al Comune di Lonato di trovare un altro posto”. E visto che i problemi sono di sicurezza idraulica, l’acqua di questi giorni è una prova di quello che potrebbe davvero succedere.
Tutti contrari gli altri enti coinvolti, dal Comune di Castiglione, alle province di Mantova e Brescia, dal Parco del Mincio, al Consorzio di Bonifica Garda Chiese, solo il Comune di Lonato è d’accordo.
La battaglia contro il polo logistico va avanti dal settembre 2022, nel giugno 2023 si è costituito formalmente il comitato. A settembre di quest’anno, in solo 10 giorni, sono state raccolte 1.300 firme per dire no al nuovo insediamento.
“Crediamo che il Governo e la Regione Lombardia, che tra l’altro è titolare del Sic per conto della Comunità Europea – prosegue Tiana – possano avere le capacità e le possibilità per bloccare questo progetto, e di convincere il Comune di Lonato a trovare un’altra area tantopiù che gli assessori Beduschi (agricoltura) e Comazzi (sistemi verdi e territorio) si erano già dichiarati contrari”.
Tante le iniziative messe in campo, da marce, a concerti, da incontri, ad eventi con lo scopo di bloccare il progetto prima che il Comune di Lonato lo approvi, “altrimenti si deve andare in tribunale e fare ricorso – conclude Tiana – e noi non vogliamo far spendere soldi ai cittadini”.