(Adnkronos) – Dopo l’accordo tra Italia e Albania sui centri per migranti, “siamo in contatto con le autorità italiane, dobbiamo vedere i dettagli, abbiamo chiesto informazioni dettagliate”. A dichiararlo, nel corso del regolare briefing con la stampa, sono stati i portavoce della Commissione Europea.
La Commissione Europea è “a conoscenza dell’accordo operativo tra le autorità italiane e quelle albanesi” nel campo della gestione dei flussi migratori. “Siamo stati informati di questo accordo, ma non abbiamo ancora ricevuto informazioni dettagliate: l’accordo operativo deve ancora essere tradotto in legge dall’Italia e ulteriormente implementato. È importante che qualsiasi accordo di questo tipo rispetti pienamente il diritto comunitario e internazionale”, spiegava ieri all’Adnkronos una portavoce dell’esecutivo Ue.
Intervistata sull’intesa Roma-Tirana, la premier Giorgia Meloni ha spiegato: “Abbiamo informato la Commissione europea senza che questo comportasse criticità. Anzi, io credo che possa diventare un modello di collaborazione tra Paesi Ue e Paesi extra-Ue sul fronte della gestione dei flussi migratori”, le parole al ‘Messagero’.
“Aggiungo che considero quest’intesa un accordo dal grande spirito europeo, con il quale l’Albania si conferma non solo una Nazione amica dell’Italia ma anche una Nazione amica dell’Unione Europea. Ed è significativo sottolineare come nonostante non faccia ancora parte della Ue Tirana si stia comportando di fatto come se già lo fosse, facendo scelte perfettamente in linea con quei principi di solidarietà e cooperazione alla base della famiglia europea”, aggiunge la premier.
“L’Albania darà la possibilità all’Italia di utilizzare alcune aree in territorio albanese, segnatamente il porto di Shengjin e l’area di Gjader, nelle quali l’Italia potrà realizzare, a proprie spese e sotto la propria giurisdizione, due strutture dove gestire l’ingresso, l’accoglienza temporanea, la trattazione delle domande d’asilo e di eventuale rimpatrio degli immigrati”, spiega Meloni sottolineando ancora: “Le strutture potranno accogliere contestualmente fino a tremila immigrati per svolgere le procedure di frontiera, che questo Governo ha ridotto a 28 giorni. Per questo, nell’arco di un anno, potranno essere trasferiti in Albania più di 36 mila immigrati”.