“Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è altrettanto sacrosanto il diritto alla mobilità, al lavoro, alla salute e allo studio di 20 milioni di italiani che venerdì rischiano di rimanere a piedi e chiusi in casa”, aggiunge Salvini. Se i sindacati “non rispetteranno le regole, quello che chiede la Commissione, quello che prevede la legge, sarò io direttamente a imporre delle limitazioni orarie”, prosegue Salvini, che sottolinea: “Oltretutto uno sciopero che anche in questo caso cade di venerdì, come guarda caso il 90 per cento degli scioperi che vengono convocati il lunedì, il venerdì o nei prefestivi. Non mi sembra rispettoso nei confronti dei lavoratori”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).