(Adnkronos) – “L’approccio vaccinale nei confronti dei pazienti fragili è stato rivoluzionato dall’arrivo nel nostro paese del vaccino ricombinante adiuvato. Si tratta di una vaccino con un profilo di efficacia elevatissimo e che può essere utilizzato anche nel paziente immunocompromesso in sicurezza; peraltro è un vaccino che ha dimostrato di essere efficace, non solo nella prevenzione dell’herpes zoster, ma anche nei confronti della nevralgia post erpetica che è una delle complicanze più temute”. Lo afferma Laura Sticchi, professoressa associata di igiene, Università degli studi di Genova, Policlinico San Martino.
La differenza con il passato è tangibile, in particolare per i pazienti reumatologici e fragili. “Il vaccino è un vaccino inattivato – conclude Sticchi – vuol dire che può essere utilizzato in sicurezza anche nei soggetti immunocompromessi. Il paziente reumatologico può essere in trattamento con farmaci immunosoppressori e questo vaccino può essere utilizzato con serenità anche in questi pazienti”.