Turismo a Mantova, Bianchi (Federalberghi): “Nel 2023 +15% di presenze rispetto al 2022”

MANTOVA – Il 2023 è andato decisamente meglio rispetto al suo predecessore per gli alberghi mantovani segnando un +15%.
“Una tendenza che ricalca quella nazionale – commenta Gianluca Bianchi, presidente Federalberghi Confcommercio Mantova – sono aumentati sia le presenze di stranieri soprattutto europei, tedeschi o comunque dall’ovest dell’Europa, il lago di Garda manda sempre tanti visitatori, ma sta prendendo piede anche il turismo dall’Est, pochi ancora gli orientali”.
L’identikit del turista che arriva a Mantova: è in coppia, in famiglia o fa parte di una compagnia di amici che trovano una città bella, che piace. Pochissimi i single.
I mesi che si confermano preferiti per il turismo sono aprile e maggio fino ai primi di giugno, poi calo estivo anche se da metà agosto sta prendendo sempre più piede il cicloturismo, che porta visite anche nel capoluogo. Altri due mesi clou sono settembre e ottobre, se poi il tempo è bello e mite come quest’anno gli arrivi si prolungano.
A novembre e dicembre giocano un ruolo fondamentale gli eventi e le mostre “visto il clima mantovano, con la nebbia e l’umidità come protagoniste, per venire da noi in novembre ci vuole un richiamo, quest’anno per esempio la mostra di Rubens è stata fondamentale, ce ne fosse una all’anno di mostre come questa movimenteremo anche i mesi più difficili” – commenta Bianchi.
Le festività appena concluse ricalcano l’andamento generale, con Natale più tranquillo, come lo scorso anno e un Capodanno sold out, la notte del 31 era impossibile trovare un posto in hotel.
“Dal 27 dicembre – spiega Bianchi – abbiamo avuto sold out il 31 ma completo anche in molte altre serate, direi che fino al 4 i dati sono buoni, per il 5-6 gennaio ci sono ancora posti, ma molti prenotano last minute, per cui siamo fiduciosi”. Anche in questo periodo la media si attesta su un +15% di turisti rispetto al 2022 soprattutto italiani, pochi stranieri. Qualcuno ha usato la nostra città come tappa intermedia di un itinerario ne è rimasto affascinato ed è andato via promettendo di ritornare.
E se fino al 6 gennaio c’è un pò di movimento, sarà perchè l’Epifania, come da tradizione, “tutte le feste porta via”, ma da gennaio a marzo, a parte una piccola parentesi di carnevale, sono i mesi sono i più sfortunati, anche se non è solo un problema locale.
“La nostra città è bella e piace, ha appeal – conclude Bianchi – se ognuno di noi fa la sua parte ed investe sul territorio i risultati arrivano. Dobbiamo essere noi i primi a credere nel potenziale della nostra città”.

 

 

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