CREMONA – Il futuro della sanità del territorio dell’ATS Val Padana è stato al centro dell’incontro tra l’Assessore Regionale al Welfare Guido Bertolaso, accompagnato dal Direttore della Direzione Generale Welfare Giovanni Pavesi, e tutti gli stakeholder del mondo sanitario e sociosanitario sia pubblico che privato accreditato, ma anche istituzionale ed economico produttivo delle province di Cremona e Mantova; l’evento è stato organizzato per presentare le nuove Direzioni Strategiche di ATS, ASST Mantova, Cremona e Crema. Presenti numerosi sindaci a nome dei quali sono intervenuti il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi e il vice sindaco di Mantova, Giovanni Buvoli.
“Si è tratta di una riunione di lavoro operativa che a cadenza trimestrale intendo rinnovare per raccogliere costantemente spunti, criticità e bisogni che arrivano dal territorio. Questo significa avere attenzione verso i territori e ciò che essi esprimono, rispettandone le peculiarità. – ha spiegato Bertolaso, prima di presentare uno ad uno i nuovi direttori generali -. Dirigenti giovani e con alti profili di esperienza e competenze che guideranno per i prossimi tre anni la sanità territoriale. Ezio Belleri (DG di ASST Cremona) avrà come grande sfida quella della costruzione del nuovo ospedale di Cremona dopo che con successo ha curato il cantiere del Policlinico a Milano; Alessandro Cominelli (DG ASST Crema), il più giovane nella lista dei 180 direttori, scelto sulla base della sua conoscenza del territorio; Anna Gerola (DG ASST Mantova) vanta un unanime apprezzamento da parte dei sindaci per le capacità di relazione e di collaborazione che le hanno permesso di raggiungere livelli di eccellenza; infine Ida Ramponi che sarà il punto di riferimento e il collante tra ATS , le ASST, i comuni e tutti i portatori di interesse. Nella scelta di questi direttori e di quelli di tutta la Lombardia abbiamo voluto dare un segnale forte e chiaro che abbiamo cambiato sistema e mentalità: si lavora tutti insieme perseguendo un obiettivo comune che è quello di offrire a tutti i cittadini una sanità di qualità”.
“Da un punto di vista sanitario e sociosanitario il nostro è un territorio ricco e dall’alto potenziale, dove l’offerta dei servizi è senz’altro ampia, grazie anche alla preziosa collaborazione tra pubblico e privato – ha spiegato Ida Ramponi -. Ma l’analisi demografica ci indica che di fronte a noi ci sono molte sfide da affrontare, la prima su tutte, quella relativa alla fragilità. L’ATS avrà un ruolo centrale, di ente che dovrà facilitare la sinergia tra tutti gli attori avendo come finalità principale il benessere e la salute dei cittadini, partendo dall’ascolto dei bisogni e dal rafforzamento di una rete capace di realizzare progetti concreti ed efficaci”.
“L’Asst di Mantova è una realtà che vuole continuare ad esprimere il suo valore, ma rinnovandosi e puntando a sviluppare il proprio potenziale – ha commentato Anna Gerola -. I problemi più urgenti da risolvere sono comuni ad altre aziende: il superamento delle cooperative di gettonisti, la riduzione delle liste di attesa, il miglioramento delle performance e dell’accoglienza al pronto soccorso, lo sviluppo della digitalizzazione grazie all’utilizzo dei fondi messi a disposizione con il PNRR. Per migliorare e crescere però ci vuole il supporto di tutti, la collaborazione dell’intero sistema sanitario e sociosanitario territoriale è fondamentale. L’ASST di Mantova è pronta a fare la sua parte”.
“Le nuove Direzioni strategiche – ha concluso Giovanni Pavesi – avranno il compito di dare corpo al nuovo Piano Socio Sanitario che avrà al centro la prevenzione, intesa non solo da un punto di vista sanitario ma anche e soprattutto culturale, puntando sulla promozione di sani e corretti stili di vita, sugli screening e sulle vaccinazioni. Sono state allocate importanti risorse al riguardo e che a livello territoriale interessano anche l’ospedale di Cremona, l’ammodernamento di quello di Mantova e le Case di Comunità.”