Forza Italia, Tajani: “Unità centrodestra nostra priorità. Basilicata? Bardi il migliore”

(Adnkronos) – “Per noi l’unità del centrodestra rappresenta una priorità. Abbiamo sempre lavorato per questo, non abbiamo mai attaccato nessuno. Bardi è il miglior candidato che il centrodestra possa avere in Basilicata, perché è in testa alle graduatorie dei presidenti di regione e poi i lucani sanno bene che è il presidente che non fa pagare a loro né l’acqua né il gas grazie all’utilizzo dei proventi dell’estrazione del petrolio”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, oggi all’Hotel Ergife dove è in corso il congresso cittadino del partito.  

“Bardi ha lavorato nell’interesse dei cittadini, ha fatto i fatti concreti. In politica le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti. E lui i fatti li ha realizzati”, ha rimarcato il leader azzurro. 

“Lo spirito – assicura Tajani – è quello del 1994, ecco perché dico che alle europee andremo sopra il 10% e se sarà così, alle politiche arriveremo al 20%”. 

“In Europa siamo una forza determinante perché siamo parte del Ppe, che è determinante per tutti gli equilibri, per costruire tutte le maggioranze e dare stabilità al governo europeo. Lo sarà ancora di più dopo il voto per le europee, ecco perché il voto a Fi è il voto utile”., ha detto ancora. 

“Certamente – assicura il leader azzurro – i nostri parlamentari non saranno messi in frigorifero, come è capitato a parlamentari di altre forze politiche come il Movimento 5 Stelle: tanti voti ma nessuna influenza”. 

“Stiamo dimostrando che avevano torto gli iettatori che il giorno in cui è scomparso Berlusconi hanno sostenuto che Fi era finita, che ci saremmo dissolti come neve al sole. E invece – rivendica – siamo tutti quanti qua. Noi continuiamo la battaglia di Berlusconi e vogliamo continuare a essere protagonisti della politica italiana e della vita di Roma”. 

In vista del voto europeo “siamo pronti a inserire nelle nostre liste anche candidati indipendenti, vogliamo convolgere mondi che possano partecipare alla costruzione di un progetto. Stiamo incontrando tante persone che non hanno la tessera di Fi ma credono nelle nostre idee e i nostri valori”, ha detto. 

“C’è un grande spazio politico – sottolinea quindi il segretario – tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, ed è quello lo spazio che noi dobbiamo occupare. Lo vogliamo occupare come forza centrale nella vita politica italiana, ma siamo schierati con il centrodestra. Non esiste una terza via”.  

“Non siamo un albergo a ore né un taxi, vogliamo operai che vengano a costruire con noi la casa degli italiani, la dimora alla quale possano rivolgersi tutti coloro che vogliono risposte certe, serietà. In questo momento non servono strilli, né minacce o false promesse. Servono politici che si impegnino per risolvere i nostri problemi. Questo vogliamo fare allargando le nostre porte: siamo pronti ad aggregare e ad accogliere”, sottolinea il segretario di Forza Italia. 

“Ho chiesto al Consiglio nazionale di modificare lo statuto, io non voglio fare il presidente. Non c’è l’erede di Berlusconi, io non sono l’erede di Berlusconi. Siamo tutti noi gli eredi di Berlusconi, ognuno di noi deve sentirsi il suo erede e per questo deve impegnarsi nella prossima campagna per le europee, che sarà fondamentale per noi e per il nostro futuro. Tutti i sondaggi ci dicono che siamo in crescita. Questo è quello che conta. Siamo il partito che in proporzione cresce più di ogni altro in Italia”, spiega, aggiungendo: “Non siamo il partito dei ricchi. Siamo il partito del lavoro, che sostiene coloro che creano lavoro”. 

“Ci siamo battuti – dice Tajani – per correggere una proposta del governo di centrodestra che prevedeva di far dare un contributo alle banche: il testo non era scritto bene perché metteva a repentaglio le banche di prossimità, le popolari, che sono quelle a contatto con il cittadino, che erogano prestiti. Il presidente del Consiglio ci ha dato ragione e abbiamo salvato le banche popolari, dando una risposta concreta ai cittadini”.  

“Prosegue la battaglia di Forza Italia per le pensioni minime, l’obiettivo è portarle a mille euro entro la fine della legislatura”, assicura. 

I morosi nel partito? “Ci sono delle regole che vanno rispettate, si stanno mettendo tutti in regola. C’è un percorso di rispetto dei principi, ognuno di noi deve contribuire al successo del movimento politico dando il proprio piccolo contributo economico. Un contributo proporzionato a quello che guadagna un parlamentare o un consigliere regionale”, dice il segretario azzurro, sulla situazione dei parlamentari non in regola con i versamenti al partito. 

(Adnkronos)