BRESCIA – “Entro il 2026 il ministero della Giustizia colmerà il vuoto degli organici della magistratura con la collaborazione del Csm”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo all’inaugurazione dell’Anno giudiziario della Corte d’appello di Brescia di cui Mantova fa parte.
“Sono pronti tre concorsi per 400 posti e un quarto sta arrivando. Con la leale collaborazione del Csm ci stiamo dividendo i compiti per abbreviare i tempi dell’ingresso in magistratura, oggi intollerabilmente lunghi, quasi ottocenteschi, visto che dal momento della domanda chi chi aspira ad entrare alla consegna della toga passano cinque anni. Oggi tutto questo è irrazionale. Ce la stiamo mettendo tutta, per colmare entro due anni il vuoto di organico che oggi è di circa 1300 unità” ha dichiarato il Guardasigilli che ha aggiunto: “Vogliamo aumentarle perché sappiamo che la percentuale di magistrati italiani è molto inferiore a quella europea”. L’efficienza della giustizia, ha sottolineato, si riverbera sulla competitività del sistema. “In Europa ci dicono che non investono nel nostro Paese perché non c’è certezza del diritto e i processi sono troppo lunghi. Ecco qui dobbiamo incidere perché questa criticità ci costa due punti di Pil: è denaro sonante, è carne e sangue degli italiani in un momento di grande criticità economica e finanziaria”.
“È una città che ho scelto perché ha molto sofferto. È la giornata della Memoria e anche qui ci sarà un ricordo importante per un momento di sofferenza come la strage del 28 maggio 1974” ha dichiarato Nordio che poi ha sottolineato: “Questo distretto è virtuoso e dò atto al vostro lavoro e ai risultati raggiunti e non sono scontati. Rispetto ai dati del Pnrr è tra i primi distretti in Italia”.
Sui penitenziari presenti nel distretto, il Guardasigilli, consapevole della situazione, assicura che “i fondi sono stati stanziati. È tutto pronto per una nuova struttura (a Brescia ndr) e al Ministero siamo attenti al vostro problema.
I REATI NEL DISTRETTO E NEL MANTOVANO
Più che raddoppiate in provincia di Mantova le rapine passate dalle 24 del 2022 alle 53 dell’anno scorso. I dati diffusi dalla Corte d’Appello di Brescia sono relativi al periodo che va dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023.
Deciso incremento anche dei casi di ricettazione (da 135 a 181) e di usura (da 5 a 8). Crescono ma in maniera più contenuta i furti (1695 quelli scoperti e 7915 quelli a carico di ignoti).
Per quanto riguarda la criminalità organizzata sono 10 in tutto il diretto i casi di associazione a delinquere di tipo mafioso, di cui 8 a Brescia, e 2 a Mantova, a conferma di come la mafia continui ad essere presente nel territorio mantovano.
Sette in provincia i fascicoli aperti per omicidio volontario, tre dei quali avvenuti ambito familiare mentre è stato un unico omicidio colposo relativo a un infortunio sul lavoro.
Ancora in netta crescita i reati della sfera personale che già avevano registrato un incremento lo scorso anno: i casi di stalking sono passati da 144 a 199 e ci sono ben 223 reati di violenza sessuale, un numero altissimo se si pensa che sono stati 789 in tutto il distretto giudiziario. Tre di queste ahnno visto dei minori come vittime. Per quanto riguarda le violenze sessuali Mantova nel distretto è seconda dietro a Brescia che ne ha registrate 299.
Molto alto in provincia di Mantova anche il numero dei reati relativi a frodi comunitarie, indebita percezione di contributi o finanziamenti concessi da Enti: sono stati ben 98 anche in questo caso dietro solo a Brescia con 219. Raddoppiano i casi di immigrati irregolari che sono stati 155.
Per quanto riguarda la macchina della Giustizia, per il settore civile la pendenza finale del tribunale di Mantova registra un -3,2% rispetto all’anno precedente. Per quel che riguarda la sezione penale il dato fornito è solo relativo al distretto e registra un -12,33% di pendenze rispetto al 2022. Peggiora ulteriormente la situazione carceraria, che vede un aumento del sovraffollamento in tutto il distretto. Per quel che riguarda gli eventi critici, a Mantova si sono registrati fra i detenuti 23 casi di asutolesionismo, un caso di tentato suicidio e 11 casi di aggressione.
Vedi l’intervento integrale del Ministro Carlo Nordio: https://www.youtube.com/watch?v=5B50eoQJK0Q