(Adnkronos) – ”Un grande dispiacere la scomparsa di Sandra Milo. Avevamo tante cose in comune. Entrambe originarie dalla Sicilia e nate in Tunisia, portava lo stesso nome di mia madre: Greco. Forse eravamo parenti chissà…?”. Così Claudia Cardinale raggiunta a Parigi dall’Adnkronos ricorda Sandra Milo, scomparsa oggi a 90 anni. ”Oggi perdo un pezzo della mia famiglia – dice commossa l’attrice, che con la Milo fu tra le muse del regista Federico Fellini – la mia famiglia del cinema. Sandra è stata una immagine di grande vitalità e così la voglio ricordare e sarà ricordata”, conclude.
“L’ho appena saputo e stavo svenendo. Sandra Milo era una donna molto speciale che parlava d’amore. Era una grande madre che ha lavorato con i grandi del cinema”, ha detto all’Adnkronos Marisa Laurito che insieme a Sandra Milo e Mara Maionchi ha condiviso un indimenticabile viaggio con il programma ‘Quelle brave ragazze’. “Sono molto addolorata. Sandra aveva una grande vitalità e tanta voglia di amare. Era una donna straordinaria, speciale. Sicuramente, di altri tempi” ricorda l’attrice.
“Sandra è stata un’amica sincera e una compagna di viaggio preziosa. La ringrazio per avermi insegnato che qualsiasi momento negativo, perfino il più doloroso, poteva essere affrontato con sorriso e altruismo. Per il gruppo di lavoro di ‘Io e te’ e ‘Io e te di notte’ è stata fonte inesauribile di entusiasmo e idee, una fan degli altri, una donna sempre pronta a mettersi in gioco con umiltà e spirito di squadra. Sono contento che abbia ricevuto nel 2021 il premio che meritava, quel David di Donatello alla carriera che l’ha consacrata per ciò che era: una grande artista. La puntata di oggi di BellaMa’ sarà interamente dedicata a lei, con la riproposizione della sua ultima conduzione tv, avvenuta da noi lo scorso anno”. Così Pierluigi Diaco, collega e amico personale di Sandra Milo.
“Una grandissima, sia come persona che come attrice. Sandra era una donna unica, vera, sincera e totalmente anticonformista, diceva quello che pensava e faceva quello che voleva. E quando ha scoperto il suo ruolo a ‘Mixer’ l’ha interpretato nel modo migliore”, ricorda Giovanni Minoli all’Adnkronos, che con Sandra Milo aveva collaborato all’epoca di ‘Mixer’ su Rai2: all’interno del programma d’approfondimento, l’attrice aveva condotto una rubrica di costume. “Già prima, con ‘Piccoli fans’ fece un programma che oggi copiano tutti”, dice Minoli ricordando il programma tv, che Milo condusse dal 1984 al 1989 e che prevedeva l’esibizione canora di alcuni bambini che interpretavano canzoni dei loro beniamini. “Di svampito non aveva niente, aveva inventato un personaggio ma era una donna di un’intelligenza, di una concretezza e di una visione molto attenta”, conclude Minoli.
“Persona meravigliosa, colta, leggera, intelligente e profonda. Donna rara. Aver lavorato con lei e averla intervistata mi ha reso felice sempre”. Così su X Andrea Delogu ricorda Sandra Milo, con cui aveva lavorato nell’estate del 2020, quando l’attrice era inviata speciale del programma di Rai1 ‘La vita in diretta Estate’, che Delogu conduceva con Marcello Masi.
”Sandra era una donna molto intelligente, molto sensibile ma anche molto forte. Non ha avuto una vita facile, non ha mai trovato l’uomo giusto accanto a sé per cui ha dovuto allevare da sola i suoi figli. Stravedeva per loro e per il suo nipotino, li chiamava tutti i giorni, era davvero una mamma d’oro” la ricorda, parlando con l’Adnkronos, Orietta Berti, che con lei ha condiviso la prima stagione del programma Sky ‘Quelle brave ragazze’.
“Io e Sandra ci conoscevamo anche prima di ‘Le brave ragazze’ – racconta – ma in quei giorni di viaggio con lei che fosse non l’ho mai vista di cattivo umore. Era sempre la prima che andava al trucco e parrucco, era sempre pimpante e sempre con i tacchi a spillo. Io e Mara (Maionchi, ndr.) le dicevamo – continua scoppiando in una risata – guarda che non sappiamo che strade dobbiamo percorrere oggi, mettiti le scarpe con il carro armato’ e lei ci rispondeva: ‘No mai nella mia vita”’. “Non l’ho mai vista fare pettegolezzi nei confronti dei suoi colleghi – prosegue la Berti – era sempre gentile e garbata con tutti. Sandra metteva allegria, a volte sembrava una bambina di 10 anni ma quando doveva dire delle cose serie dava sempre delle pillole di saggezza, era davvero unica. Non bisogna dimenticare che è stata una grande attrice ma non si è mai data delle arie, era sempre alla mano con tutti. Io la ammiravo anche per questo, era una brava donna. Ricordo che era una gran lavoratrice, se aveva un giorno libero nel suo calendario lo voleva riempire”. ”Stamattina – conclude la Berti – mi ha chiamata la Maionchi e mi ha detto: ‘Siamo state fortunate ad incontrare Sandra perché è stata una amica divertente e sincera’, a volte è difficile trovare amiche sincere nel nostro ambiente. Ci faceva ridere ci raccontava aneddoti che noi non possiamo svelare, è stato bello poterla conoscere”.
“Sandra era una donna gentile, simpatica e intelligente. Sarà impossibile dimenticarla. Aveva ancora, nonostante la sua età, degli atteggiamenti molto ingenui e questa è una cosa molto bella perché in genere la vita te li spegni, era molto piacevole stare con lei” ha detto all’Adnkronos Mara Maionchi, che con lei ha condiviso la prima stagione del programma Sky ‘Quelle brave ragazze’.
“E’ stata una donna che è passata nel grande cinema – prosegue la produttrice discografica – era un persona davvero speciale, non chiacchierava mai, non faceva pettegolezzi, era sempre ben messa nei confronti del prossimo, era unica. Non ho mai conosciuto una persona così. Quando ho avuto l’idea del programma su Sky la prima donna a cui ho pensato era lei perché mi piaceva, era sempre serena, elegante, esattamente il contrario di quello che sono io. Sembrava immortale, sono davvero molto dispiaciuta”.
E racconta un aneddoto che le è rimasto impresso nella memoria di quando fecero le foto per il programma ‘Quelle brave ragazze’: “Io mi metto sempre in pose improbabili invece lei diventava subito una star – ricorda la Maionchi – le piaceva tanto stare in posa per le foto, non lo faceva in maniera spacciata ma in maniera soft per cui era delizioso vederla. La ricorderò per sempre”, conclude.
(di Alisa Toaff)