A Roma in un incontro dal ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini per ribadire innanzitutto quanto sia importante che venga realizzata l’autostrada Cremona-Mantova e per confrontarsi poi più in generale sul sul tema dello sviluppo dei collegamenti e delle infrastrutture nel territorio della bassa Pianura Padana.
E’ quello che oggi ha visto protagonisti i presidenti di Confindustria Mantova Fabio Viani, dell’Unione Parmense Industriali Gabriele Buia e dell’Associazione Industriali di Cremona Stefano Allegri che hanno ribadito la strategicità del collegamento autostradale tra Mantova e Cremona, opera sulla quale il ministro ha espresso parere favorevole.
“In un contesto ricco di eccellenze come il territorio mantovano, che sta crescendo e si sta sviluppando ulteriormente anche grazie ad importanti insediamenti recenti, vogliamo rimarcare la necessità strategica di investire sulle infrastrutture, sui collegamenti e sulla viabilità territoriale” ha commentato Viani in seguito all’incontro. “Il lavoro di sinergia con i presidenti delle Associazioni di Cremona e Parma è di fondamentale importanza e ci aspettiamo che, con il parere favorevole di Regione Lombardia, l’intervento del ministro possa ridare slancio ai progetti della Mantova – Cremona e della Ti-Bre quanto prima. Insieme ai territori vicini, continueremo a fare pressione per l’avvio di questi progetti, cruciali per lo sviluppo di un sistema territoriale efficace”.
Secondo l’associazione di via Portazzolo la Cremona-Mantova in particolare, “appare complementare al corridoio Ti-Bre e particolarmente strategica perché è più che un collegamento fra due città o province, è la struttura portante dell’itinerario Est-Ovest della pianura Lombarda e, eventualmente andando a connettersi con altre infrastrutture stradali, potrebbe costituire un itinerario veloce di unione tra il capoluogo regionale e i territori di Sud-Est, oltre allo sbocco verso il Veneto costituito dall’autostrada regionale Nogara-Adria. Investire in quest’opera significa potenziare in modo decisivo la mobilità regionale con sbocchi interessanti verso le regioni limitrofe poste ad Est (Veneto, Emilia Romagna)”.