Garda, il livello scende lentamente. Po in “piena morbida”, ma la situazione è sotto controllo

Sta scendendo lentamente il livello del Lago di Garda, che negli ultimi giorni aveva toccato i suoi massimi dal 1997, arrivando a oltre 140 cm sullo zero idrometrico. “Stiamo continuando a far defluire 150 metri cubi al secondo dalla diga di Salionze – spiega Massimo Lorenzi, presidente del Consorzio del Mincio – e sta funzionando tutto al meglio. La situazione è rimasta oltre i 138 cm per un paio di giorni, ora col volgere al bello del tempo, secondo le previsioni, il livello tornerà a scendere. Eravamo comunque sicuri di poter far scendere a valle fino al 30% in più di acqua. Il sistema Garda-Mincio-Canalbianco sta reggendo al meglio a tutti i contraccolpi dovuti alle precipitazioni: questo grazie anche al lavoro di una trentina di persone, che operavano in modo coordinato”. Dei 150 metri cubi al secondo da Salionze, 130 sono finiti nel Diversivo e 22 nel Mincio: “Consentendo di preservare la città di Mantova – spiega Lorenzi -. Dall’anno scorso a quest’anno siamo passati dai minimi stagionali ai massimi da quasi 30 anni. E’ stato un bel test anche per noi: i cambiamenti climatici ci stanno mettendo a dura prova anno dopo anno”. Per la stagione irrigua, che non è poi così lontana, il bacino è rappresentato dal Garda stesso: “Il sistema quest’anno ci consente di avere a disposizione più risorsa, regolando i deflussi, anche se ovviamente la situazione andrà monitorata durante le settimane. Il nostro serbatoio, anche per la conformazione geologica, è il Garda stesso. L’acqua che abbiamo fatto scendere ha permesso alle centrali tra Marengo e Soave di macinare parecchia elettricità”. Situazione comunque sotto controllo anche per l’acqua che finisce nel Po. Ieri l’Aipo ha fatto sapere: “A seguito delle intense e diffuse precipitazioni dei giorni scorsi sul bacino del Po, che hanno provocato significativi incrementi dei livelli del lago di Garda e di diversi affluenti del Po, in particolare quelli emiliani, sul fiume Po si sta verificando un aumento dei livelli, con possibile interessamento di aree golenali”.

“Nella parte deltizia del fiume è in corso il lento deflusso della piena sviluppatasi nelle scorse ore soprattutto per l’apporto degli affluenti emiliani con livelli di ordinaria criticità (colore giallo)”. Nella parte alta del bacino sono previste per oggi ulteriori precipitazioni che potranno generare innalzamenti del Po lungo il tratto piemontese, col superamento della soglia 1 nelle prossime 24-48 ore.

Le piene dei corsi d’acqua emiliani (in particolare Secchia e Panaro) stanno gradualmente defluendo a valle. Nel frattempo, insomma, sembra sotto controllo anche il livello degli affluenti di destra del grande fiume, col Secchia che ieri ha sfiorato il +10.0, ma comunque un metro sotto rispetto al maggio scorso. E le ultime rilevazioni disponibili, parlano di un livello a 9.48 a Bondanello e 9.97 a Concordia. I consorzi di bonifica sono impegnati in queste ore ad abbassare il livello dei canali irrigui. Ieri era entrato per la prima volta in funzione il nuovo sistema di pompaggio a Moglia di Sermide.

Luca Giacomelli

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