SABBIONETA – La banalità del male, il coraggio del bene: anche oggi, come mostrato da “Green border”, nell’ultimo giovedì dell’Anpi Viadana, il male viene compiuto per obbedire, per quieto vivere. Il salto che porta ad essere umani è importante e fondamentale e lo si può fare con coraggio e il passato ci può aiutare a Resistere alla tentazione di essere disumani.
Gérard Jugnot con il film “Monsieur Batignole”, che verrà proiettato giovedì 14 marzo alle 21 a Palazzo Forti a Sabbioneta, è riuscito a semplificare e alleggerire un tema tragico e drammatico, in modo ancora più efficace rispetto a tanti altri film.
Il film francese del 2002 di Géard Jugnot tratta il tema dell’Olocausto con una sensibilità poco comune, fotografa la Francia ai tempi dell’occupazione nazista, dove la gente diffida degli altri e mira a farsi i fatti propri lasciando che anche a pochi metri di distanza si compiano soprusi e avvengano sopraffazioni.
Nell’estate del 1942 i Bernstein, una famiglia di ebrei, viene arrestata in seguito all’intervento dei loro vicini di casa che, d’accordo con un colonnello delle SS, si appropriano del loro appartamento. L’unico scampato della famiglia, il piccolo Simon, bussa alla porta di casa di Monsieur Batignole, un macellaio che, avendo già vissuto la Prima guerra mondiale, cerca di barcamenarsi per non far mancare nulla alla sua famiglia. Un uomo semplice e modesto, Edmonde Batignole, si trova a dover prendere una decisione difficile e rischiosa. Potrebbe, se solo volesse, farsi prendere dalla vigliaccheria e collaborare con i tedeschi, come fa una buona parte delle persone che lo circondano.