Ita-Lufthansa, i paletti dell’Ue: rischio aumento prezzi e calo servizi

(Adnkronos) – La Commissione Europea ha informato Lufthansa e il Mef che il loro progetto di acquisizione del controllo congiunto di Ita potrebbe restringere la concorrenza su alcune rotte nel mercato dei servizi di trasporto aereo passeggeri, in entrata e in uscita dall’Italia. La Commissione, nella comunicazione degli addebiti inviata nell’ambito dell’indagine approfondita sull’integrazione, afferma che i clienti potrebbero dover affrontare un aumento dei prezzi o una diminuzione della qualità dei servizi in conseguenza della transazione.  

Lufthansa e il Mef hanno la possibilità di presentare alla Commissione Europea “rimedi” alle preoccupazioni per la concorrenza elencate nella comunicazione degli addebiti, entro il 26 aprile 2024. 

 

In particolare l’operazione che dovrebbe portare all’acquisizione graduale del controllo di Ita da parte di Lufthansa preoccupa la Commissione Europea per la concorrenza nello scalo di Milano Linate, il city airport del capoluogo lombardo, nonché su alcune rotte che collegano l’Italia con l’Europa Centrale, il Nordamerica e il Giappone. 

Per l’esecutivo Ue, l’integrazione italo-tedesca potrebbe “ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i Paesi dell’Europa Centrale”. Su queste rotte Lufthansa e Ita “competono testa a testa principalmente con voli diretti, ma anche con voli indiretti. La concorrenza su queste rotte appare limitata e proviene principalmente da vettori low cost, come Ryanair, che in molti casi operano da aeroporti più remoti”.  

Inoltre, l’integrazione tra il vettore italiano e quello tedesco potrebbe “ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone. Su queste rotte, Ita da un lato e Lufthansa e i suoi partner della joint venture dall’altro competono testa a testa con voli diretti o indiretti: la concorrenza di altre compagnie aeree appare insufficiente”. Nella sua valutazione, la Commissione considera le attività di Ita, Lufthansa e dei suoi partner della joint venture come quelle di un’unica entità dopo la fusione. Per la Dg Comp, la fusione potrebbe “creare o rafforzare una posizione dominante di Ita nell’aeroporto di Milano-Linate, il che potrebbe rendere più difficile per i concorrenti fornire servizi di trasporto aereo passeggeri” da e per il city hub del capoluogo lombardo. 

 

(Adnkronos)