MANTOVA – Nelle Pale di San Martino, di fronte al Rifugio Pradidali, si erge la Cima Wilma (2777 m), dedicata a Wilhelmina Norman-Neruda, negli ultimi anni dell’Ottocento e nei primi del Novecento, la più acclamata violinista d’Europa. Da Alessandra di Danimarca, consorte di Edoardo VII d’Inghilterra, ebbe il titolo di “Violinista della Regina”. Viene citata come impareggiabile virtuosa anche da Sherlock Holmes, che pure suonava il violino, in “Uno studio in rosso” di Arthur Conan Doyle: «Il suo attacco e il suo arpeggio sono splendidi. Qual è quella cosetta di Chopin che suona meravigliosamente?» Paola Besutti, musicologa dell’Università di Teramo, ne parlerà venerdì 5 aprile alle ore 17.00 nella Sala Ovale dell’Accademia Virgiliana. Ledo Stefanini, storico dell’alpinismo, parlerà invece del figlio di Wilma, Ludwig, celebre alpinista, caduto sulle Cinque Dita del Sassolungo nel 1898.
Infine, due giovani musicisti mantovani – Erica Barzoni e Davide Pigozzi – introdurranno alla scoperta di alcuni brani musicali scritti per la grande virtuosa da grandi compositori del tempo: H. Wieniawski, C. Franck e H. Vieuxtemps.
È possibile seguire l’evento anche in diretta streaming al link https://global.gotomeeting.com/join/491430493
Home Cultura e Spettacolo Accademia Virgiliana, venerdì “Wilma Norman-Neruda, la violinista che conobbe Sherlock Holmes”