Ucraina, Russia all’assalto di Chasiv Yar: perché può essere una svolta

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L’Ucraina sta per perdere Chasiv Yar. La Russia sta per espugnare la roccaforte, nodo cruciale per il controllo del Donetsk e nell’equilibrio generale della guerra. Le forze di Mosca premono da settimane nell’est dell’Ucraina, rivendicando progressi quasi quotidiani. Kiev attende l’arrivo di tutte le armi che gli Stati Uniti si sono impegnati a inviare con l’approvazione del pacchetto da 61 miliardi di dollari. La Russia punta a sfruttare la superiorità in termini di uomini e di armi.
 

 

Chasiv Yar, fondata nel 1876 e cresciuta sulle colline, rappresenta il trampolino ideale per una nuova operazione nella regione. La Russia preme con oltre 20mila uomini, la difesa ucraina – nonostante la carenza di munizioni – è stata favorita proprio dalla posizione della città. 

Se i soldati di Mosca completassero la missione, metterebbero sotto tiro fondamentali vie di rifornimento utilizzare dall’Ucraina. Questo fattore inciderebbe sul destino di città come Kostiantynivka, Druzhkivka, Kramatorsk e Sloviansk, ultime aree controllate da Kiev nel Donetsk. 

 

Il forcing russo potrebbe dare frutti in tempi relativamente rapidi. La caduta di Chasiv Yar è “questione di tempo”, ammette Vadym Skibitsky, numero 2 dell’intelligence della Difesa ucraina. “Non oggi o domani, ovviamente, ma tutto dipende dalle nostre riserve e dalle forniture”, dice evidenziando che i soldati di Kiev al momento combattono in una situazione d’emergenza. 

In alcune aree, per un proiettile d’artiglieria sparato dall’Ucraina ce ne sono 7 o addirittura 10 a disposizione dei soldati russi. L’ordine di Vladimir Putin, secondo l’Ucraina, è perentorio: gli invasori, come ha detto Skibitsky all’Economist, devono “conquistare qualcosa” entro il 9 maggio quando la Russia terrà la parata della vittoria per ricordare l’epilogo della Seconda guerra mondiale, o nei giorni immediatamente successivi, quando il presidente russo volerà in Cina per incontrare il presidente cinese Xi Jinping. 

 

L’Ucraina sembra avere un quadro chiaro anche sugli obiettivi russi a medio-lungo termine. Mosca punta a conquistare il Donetsk, a occupare tutto il Luhansk e a consolidare il controllo di Zaporizhzhia entro la fine dell’anno, secondo Oleksandr Pavliuk, comandante delle forze di terra ucraina. “L’obiettivo primario della Russia rimane la distruzione dell’Ucraina come nazione”, ha detto. “Non abbiamo dato loro questa opportunità dal 2022, crediamo che gli obiettivi fissati dai russi quest’anno prevedano l’intera occupazione del Donetsk e del Luhansk e, se hanno successo lì, della regione di Zapirizhzhia”. 

“Stiamo cercando di fare il possibile per bloccare il piano russo per la conquista di Chasiv Yar prima del 9 maggio”, ha detto al Times. “Ma in quella zona i russi hanno una superiorità nell’artiglieria con un rapporto di 10 a 1 e hanno una totale supremazia aerea. Faremo il possibile per evitare l’avanzamento russo e speriamo che le armi americane ci aiutino. Se fossero arrivate in tempo, non avremmo perso i territori che abbiamo ceduto negli ultimi mesi”. 

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