MANTOVA Per la prima volta dall’inizio della vicenda, a parlare è la società Villa Lagarina. E lo fa attraverso il direttore generale delle cartiere del gruppo Pro-Gest, Francesco Zago . «In questo momento, per la precisione dal 19 aprile scorso, l’attività della cartiera è ferma, in quanto vige il vincolo della magistratura sulla carta da macero, nostra materia prima. Confidiamo che le operazioni peritali possano venire svolte al più presto e nel frattempo nello stabilimento vengono effettuati solo test a freddo. L’investimento fatto su Mantova è rilevante e non può facilmente essere spostato altrove. In questa fase, non neghiamo la nostra preoccupazione, auspicando al contempo che la situazione possa sbloccarsi definitivamente in tempi rapidi, anche tenendo conto del rispetto degli impegni presi a vario titolo con investitori e dipendenti. Le indagini procedono e da parte nostra sussiste la massima collaborazione nel fornire tutte le informazioni che ci vengono richieste convinti della nostra buona fede circa l’acquisto della materia prima, che per noi resta tale. Infine – conclude Zago – voglio inoltre fugare ogni dubbio circa i timori ambientali paventati negli ultimi tempi: l’impianto utilizzato da questo punto di vista è il migliore che si possa trovare sul mercato».
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