A22, traffico in crescita nel 2024. Venti giorni da bollino nero: ecco il piano esodo

Luglio e agosto sono i mesi “clou” del traffico vacanziero, e una delle arterie stradali più percorse dai mantovani è sicuramente l’A22, autostrada del Brennero. Questa mattina a Trento sono stati presentati i piani di gestione dei 314 km, per organizzare al meglio flussi sempre più in crescita, anche quest’anno in aumento di circa il 2% (come ricorda l’ad Diego Cattoni), tra mezzi leggeri e pesanti. Dopo il record del 2023 con 5,2 miliardi di km percorsi (e 45.000 veicoli/giorno, cioè in contemporanea e 202mila di media giornaliera, oltre 73 milioni di mezzi effettivi che hanno percorso l’autostrada), dunque ci si attende un incremento ulteriore che va “gestito e non subito”, come ricordano i vertici della società di gestione. In particolare cresce la mobilità “italiana”, non è da meno quella che arriva dall’estero, anche con incrementi più contenuti.

FLUSSI TRAINATI DALLA CRESCITA DELLA LOGISTICA AI CONFINI COL MANTOVANO, NOGAROLE ROCCA E VERONA NORD

A trainare comunque le cifre è la crescita economica specialmente nell’area della logistica tra il Veronese e il Mantovano: non è un caso che le uscite che hanno visto il maggiori incremento di traffico siano Nogarole Rocca e Verona Nord, mentre Trento e Rovereto hanno fatto il boom grazie al turismo.

BOLLINO NERO “TOTALE” NEI WEEKEND DI AGOSTO: A22 AUMENTA PERSONALE E ATTIVITA’ INFORMATIVA SU TUTTI I CANALI DISPONIBILI

Venti le giornate da bollino nero (con tripla fascia sabato 10, sabato 17, domenica 18 e sabato 31 agosto), precisamente sette nel mese di luglio, dieci ad agosto e tre a settembre. Particolarmente congestionati i fine settimana, ma anche le ore di punta dei feriali non saranno da meno, visto che si tratta pur sempre della strada di grande comunicazione che unisce il nord Italia alla Mitteleuropa. Per questo, nel piano oggi esposto ci saranno diverse strategie per aumentare la sicurezza e gestire al meglio il grande traffico che si prospetta: potenziamento del personale (anche con esattori stagionali), con 109 operai al lavoro, ma soprattutto una massiccia opera di informazione in tempo reale, con tutti i mezzi tecnologici a disposizione, come ha detto il dg Carlo Costa, e i sempre utili opuscoli con il quadro delle previsioni del traffico. Anche perché si stima che, nelle giornate più intense, il traffico raddoppi rispetto alla media.

TRAFFICO RADDOPPIATO DAL 1990, NEI GIORNI DA BOLLINO NERO NIENTE CANTIERI

Una gestione, quella predisposta da A22 sembra aver pagato in questi ultimi anni, visto che comunque l’incidentalità, seppure in lieve crescita rispetto al periodo Covid, non è più tornata ai livelli del 2019 nelle ultime due annate, con i record storici di traffico, sia dello scorso anno, sia di quello attuale. Nei primi sei mesi del 2024 infatti si sono sfiorati i 2 miliardi di km percorsi. Dall’apertura dell’autostrada, nel 1974, il traffico è quadruplicato, raddoppiando nell’arco temporale degli ultimi 35 anni circa (dal 1990). Nei giorni da bollino nero, per intenderci, non ci saranno riduzioni di corsia né saranno programmati lavori ordinari, proprio per evitare “colli di bottiglia” che potrebbero appesantire ulteriormente la situazione. Il 72% degli oltre 1200 cantieri predisposti nel primo semestre 2024 (quindi circa 900) non hanno impattato sulla situazione del traffico.

POLIZIA STRADALE CON 18 PATTUGLIE: INTERVENTI IN SOLI 7 MINUTI

Lungo le corsie dell’autostrada del Brennero, in questo esodo estivo, sarà predisposta la presenza di ben 18 pattuglie della Polizia stradale di giorno e 12 di notte: un dispiegamento di forze che consente di intervenire in ogni tratta nel giro di 7 minuti in media. Per aumentare la sicurezza e regolare i flussi inoltre è in atto una gestione “dinamica” delle piste d’entrata in uscita e in entrata alla barriera del Brennero.

I PIANI PER IL FUTURO, TERZA CORSIA E INTERMODALITA’ GRAZIE AL PORTO DI RAVENNA

I piani per il futuro comunque puntano sulla terza corsia, specialmente quella “dinamica”, ma soprattutto sull’intermodalità: si faranno sempre più stretti gli accordi con il Porto di Ravenna, il più idoneo ad intercettare le merci in arrivo dal Canale di Suez. Parte dei traffici verranno dunque spostati su ferrovia, in modo da decongestionare l’arteria stradale.