Iss: “Acqua rubinetto sicura e sostenibile ma 1 italiano su 3 non si fida”

(Adnkronos) – L’acqua potabile nelle case italiane è sostenibile e sicura: i controlli effettuati indicano, negli ultimi 3 anni, che è conforme ai parametri indicati dalla legge in quasi il 100% dei casi. Lo certifica il primo rapporto elaborato dal Centro nazionale per la sicurezza delle acque (Censia) dell’Istituto superiore di sanità, presentato oggi. Il rapporto, realizzato sulla base dei dati prodotti dalle Regioni italiane insieme al Sistema nazionale per la protezione ambientale e coordinato dal ministero della Salute e dall’Iss, ha esaminato i risultati di oltre 2,5 milioni di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche condotte in 18 regioni e province autonome, corrispondenti a oltre il 70% della popolazione italiana, tra il 2020 e il 2022. 

“Dai dati che abbiamo raccolto emerge che l’acqua potabile è sicura e controllata capillarmente nel tempo in tutto il Paese, conforme quasi nel 100% dei casi ai parametri di legge e con una gestione sicura delle non conformità. E’ importante che si ribadisca questo concetto, visto che secondo l’Istat quasi un terzo degli italiani non si fida dell’acqua dei propri rubinetti”, afferma Rocco Bellantone, presidente dell’Iss. La percentuale media nazionale di conformità per tutti e 3 gli anni monitorati risulta compresa tra il 99,93% per i parametri microbiologici e il 99,95% per i parametri chimici e pari al 99,97% per i parametri cosiddetti indicatori, non direttamente correlati alla salute. Dal punto di vista locale tutte le regioni hanno mostrato percentuali di conformità molto alte, superiori al 92%.  

Le oscillazioni del tasso di conformità sono minime dal punto di vista della prevenzione sanitaria, che in ogni caso è stata adeguatamente assicurata. I dati registrano comunque come regione migliore, sia per i parametri sanitari chimici e microbiologici che per i parametri indicatori, l’Emilia Romagna, seguita da Piemonte e Veneto, mentre i tassi di conformità relativamente minori per parametri sanitari sono registrati nelle province autonome di Trento e Bolzano, e, per i parametri indicatori, in Umbria e nella pa di Trento. 

L’Italia ha avuto un ruolo importante nel chiedere, in sede europea, di costruire una normativa che sia ancora più stringente sulla qualità e la sicurezza dell’acqua potabile, come sottolinea il direttore generale dell’Iss, Andrea Piccioli. “Nel settore delle acque destinate al consumo umano – continua – l’Italia rappresenta un modello di prevenzione e risposta, presentato come riferimento anche nella Conferenza mondiale sull’acqua di New York 2023, che realizza un partenariato esteso tra istituzioni e soggetti pubblici e privati, che ha tra gli obiettivi prioritari politiche di accesso ad acqua e servizi igienici sicuri come diritto fondamentale per tutta la popolazione, inclusi luoghi di cura, scuole ed edifici prioritari”. La pubblicazione del rapporto è il primo passo verso la costruzione di un”anagrafe dell’acqua’, con l’obiettivo di mettere a disposizione del pubblico tutti i dati sulle caratteristiche dell’acqua potabile nella propria zona. 

“Nonostante l’acqua rappresenti la risorsa circolare per eccellenza, la governance ed i controlli che presiedono alla sua sicurezza sono spesso segmentati in diverse normative, assetti istituzionali e soggetti attuatori”, spiega Luca Lucentini, direttore del Censia. “Anche per questo, con una legge nazionale seguita da un decreto legislativo, è stato istituito presso l’Iss il Centro nazionale per la sicurezza delle acque che, tra gli altri compiti, gestirà anche la raccolta ed analisi dei dati attraverso l’Anagrafe territoriale dinamica delle acque potabili (Antea), per garantire un’informazione completa e aggiornata ai cittadini che potranno conoscere l’origine e la qualità della propria acqua di rubinetto, a partire dalle risorse idriche prelevate dagli ambienti naturali fino al loro rubinetto, ed evidenziando tutte le misure di protezione e controllo applicate, collegandosi anche al Sistema informativo nazionale per la tutela delle acque italiane, coordinato e gestito dall’Istituto superiore per la protezione dell’ambiente (Ispra)”.  

Infine, in occasione della pubblicazione del rapporto l’Iss mette a disposizione un video e un sito dedicato (https://www.iss.it/acqua-e-salute-copertina) con tutte le informazioni utili sull’acqua, a partire dalla descrizione del suo ‘viaggio’ dal punto dove viene prelevata fino al rubinetto di casa. Vi è poi un focus su quali sono i diversi tipi di acqua e qual è la sua importanza per la salute.  

(Adnkronos)